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Rubriche | Senza frontiere: voci dall'Europa

martedì 11 Agosto 2020

Clima: fare bene e fare presto

Per l’Europa la lotta al cambiamento climatico è una priorità. L’UE si è impegnata a raggiungere obiettivi precisi e ha intrapreso una serie di azioni per ridurre le emissioni di gas serra.

Redazione
Redazione

Gli obiettivi che l’Unione europea si è posta per il 2020 sono stati stabiliti nel pacchetto sul clima e l’energia adottato nel 2008. Uno di questi riguarda la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990.

Nel 2018 le emissioni di gas serra nell’UE erano già diminuite del 23,3% rispetto ai livelli del 1990. L’UE riuscirà quindi a raggiungere gli obiettivi che si è posta per il 2020, ma secondo le ultime proiezioni degli stati membri, si avrebbe una riduzione del 30% entro il 2030. L’obiettivo per il 2030, stabilito nel 2008, è quello di ridurre le emissioni del 40% rispetto ai livelli del 1990, mentre il Parlamento europeo sta spingendo per una riduzione del 55%.

A novembre 2019 il Parlamento ha dichiarato l’emergenza climatica. Gli eurodeputati hanno chiesto alla Commissione di allineare tutte le proposte con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale sotto 1,5°C e di ridurre in modo significativo le emissioni di gas serra.

In risposta, la Commissione europea ha presentato il Green Deal europeo, una tabella di marcia per assicurare che l’Europa raggiunga la neutralità climatica entro il 2050.

L’UE sta intervenendo in diversi settori per poter raggiungere gli obiettivi che si è prefissata per il 2020.

Una delle misure adottate è il sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS, dall’inglese Emission Trading Scheme) che riguarda le emissioni di gas serra generate da grandi in settori quali industria, energia e aviazione, responsabili da soli di circa il 45% delle emissioni totali di gas serra in Europa.

Nel periodo dal 2005 al 2018 le emissioni prodotte dalle centrali energetiche e dalle industrie soggette allo schema di scambio di quote di emissione dell’UE sono diminuite del 29%, decisamente più della riduzione del 23% stabilita dall’obiettivo per il 2020.

Gli stati membri hanno stabilito degli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni secondo gli obblighi previsti dalla Decisione sulla condivisione dello sforzo per ridurre le emissioni in altri settori, quali edilizia abitativa, agricoltura, rifiuti e trasporti, escluso il settore dell’aviazione. Nel 2018 le emissioni provenienti dai settori che rientrano nel campo di applicazione di questa direttiva sono state inferiori dell’11% rispetto al 2005, superando l’obiettivo del 10% stabilito per il 2020.

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