Maturità. Affinati: “La prima vera prova per i ragazzi. Più che il traguardo, va premiato il percorso compiuto”

Il 19 giugno prende il via con il compito di italiano l'esame di Stato per oltre 500mila studenti. Pura formalità? "No, rappresenta la prima vera prova cui i ragazzi si sottopongono", afferma lo scrittore e insegnante romano. Le tracce dei temi, spiega, "non sono importanti"; ciò che conta è il contributo originale di ogni studente perché "la scrittura resta lo strumento espressivo più importante per valutare la maturità di un giovane". Ai docenti, durante il colloquio, Affinati chiede "uno sguardo amorevole e comprensivo", che "non significa meno esigente e rigoroso"