Rubriche | Schermi
Sulle note dell’amicizia. “La Compagnia del Cigno 2” su Rai Uno, serie scritta e diretta da Ivan Cotroneo
Un “Braccialetti Rossi” sui sentieri della musica, con al centro il valore dell’amicizia.
Un “Braccialetti Rossi” sui sentieri della musica, con al centro il valore dell’amicizia.
“Braccialetti Rossi”. Per la Rai “Braccialetti Rossi” (2014-16), serie targata Palomar, è stata una vera rivoluzione nel decennio appena chiuso. Ha permesso infatti di abbassare il consueto target-pubblico di Rai Uno verso la fascia dei più giovani, generalmente in fuga verso altre modalità di fruizione. “Braccialetti Rossi”, oltre a sdoganare (tra commedia e dramma) il tabù narrativo della malattia purtroppo anche nei più piccoli, ha (ri)messo a tema il valore dell’amicizia. E sullo stesso binario si inserisce proprio “La Compagnia del Cigno”, serie diretta da Ivan Cotroneo e sceneggiata con Monica Rametta. La serie ha avuto una prima messa in onda nel 2019 e forte degli ascolti ottenuti è arrivata ora a una seconda stagione, dall’11 aprile per sei prime serate. Torna a grande richiesta tutto il cast, a cominciare dai veterani Alessio Boni, Anna Valle, Angela Baraldi e Alessandro Roia, ma le vere star sono i giovani attori-musicisti: Leonardo Mazzarotto (Matteo), Fotinì Peluso (Barbara), Emanuele Misuraca (Domenico), Hildegard De Stefano (Sara), Chiara Pia Aurora (Sofia), Ario Nikolaus Sgroi (Robbo) e Francesco Tozzi (Rosario). Sette amici come le sette note, protagonisti con i loro strumenti musicali nel Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ma soprattutto uniti da un sentimento di amicizia trascinante, quella luminosa degli anni verdi.
La sfida del diploma. I ragazzi della Compagnia del Cigno si trovano alle prese sia con la maturità che con il diploma di Conservatorio; a Milano torna a insegnare anche un famosissimo direttore di orchestra Teoman Kayà (Mehmet Gunsur), amico di vecchia data del maestro Luca Marioni e di sua moglie Irene…
Pros&Cons. “La Compagnia ritorna – sottolinea Ivan Cotroneo – e in un momento storico eccezionale lancia attraverso la musica e la passione il suo messaggio di unione, di forza, di comunione. Un messaggio semplice e caldo come un abbraccio: ‘Solo, non sarai nessuno’”. In un anno ancora segnato dalle limitazioni per il Covid-19, dove il mondo della cultura tutto è ancora fermo e purtroppo in grande sofferenza, la storia di questi ragazzi e della loro passione per la musica arriva come un buon augurio, una ventata speranzosa in vista della ripartenza del settore. Aspetto più interessante della serie “La Compagnia del Cigno” è proprio il racconto dell’amicizia che nasce tra le aule del Conservatorio, un sentimento avvolgente e corroborante che permette ai ragazzi di affrontare senza paura le proprie fratture interiori e nel contempo le sfide poste dal passaggio all’età adulta, nella loro professione. Messaggio portante: nella vita non si arriva da nessuna parte se si è isole, se si antepone l’“Io” al “Noi”. Questa serie si presenta dunque come una proposta indubbiamente valida e formativa su un tema centrale nel nostro presente, il valore del “Noi”; un racconto che convince al di là di qualche sbavatura o eccesso narrativo.