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Venezia80. In Concorso “Green Border” di Agnieszka Holland ed “Enea” di Pietro Castellitto
Venezia80, settimo giorno di gara. Al Lido arriva la regista polacca Agnieszka Holland, che con il suo struggente “Zielona granica” (“Green Border”) compone un racconto epico, con più punti di vista, sul dramma dei migranti africani, mediorientali e asiatici bloccati in una zona di limbo tra la Polonia (l’Europa) e la Bielorussia. Uno spazio dove i diritti umani sbiadiscono e lasciano posto solo a violenze e sofferenze brucianti. In gara c’è anche il quarto regista italiano, Pietro Castellitto, che presenta la sua seconda regia dopo il successo della sua opera prima “I predatori”, premiato al Lido nel 2020. È “Enea”, un viaggio nella Roma (alto)borghese tra disagio esistenziale, bramosa ricerca della felicità e deragliamenti criminali. “Enea” evidenzia il potenziale stilistico-narrativo di Pietro Castellitto, ma anche le eccedenze di un cinema sovraccarico, con scivolate problematiche