Alla Zip il Natale entra nelle aziende

Per il quarto anno consecutivo, al consueto giro di auguri, le suore operaie aggiungono tre appuntamenti con la Chiarastella nelle mense e nelle fabbriche della zona industriale di Padova dove le comunità non arrivano. E in trenta realtà produttive ci si ferma per pregare insieme.

Alla Zip il Natale entra nelle aziende

Anche quest’anno, nella seconda metà di dicembre un gruppo di giovani – studenti e lavoratori – accompagnati dalle suore operaie della santa casa di Nazareth porteranno gli auguri di Natale alle aziende e alle mense della zona industriale di Padova attraverso il canto della Chiarastella.

Il tempo (e non solo quello atmosferico) d’altra parte è maturo e lancia un messaggio preciso: il Natale è alle porte. L’inizio dell’avvento risale a una settimana fa, i motivetti natalizi, ridotti a jingle pubblicitari, e le luminarie che affollano i centri storici votati al commercio non lasciano scampo. La festa più attesa dell’anno sta per arrivare. Eppure “sentire” il Natale, percepire il suo avvicinamento e prepararsi a coglierne i significati più profondi, non è affatto scontato, specie se si è stretti tra mille incombenze, scadenze e oneri fiscali legati alla propria professione di imprenditore.

È stata dunque una frase buttata lì alle suore operaie durante il consueto giro di auguri natalizi tra le fabbriche a far accendere la lampadina nella mente dei componenti la cappella San Giuseppe lavoratore in via IV strada, una realtà spirituale ben radicata nel paesaggio industriale del capoluogo euganeo. «In particolare è stata un’imprenditrice – spiega suor Francesca Fiorese che compone l’équipe con suor Chiara Pozzi, il diacono Tarcisio Piva ed Egidio Zaniolo – a confidarci tutta la sua difficoltà a calarsi nell’atmosfera natalizia, e dunque a prepararsi per questa festa fondamentale»

E la mancanza del canto della Chiarastella è stata una delle ragioni indicate dalla dirigente alla base di questo inaridimento del sentire natalizio. I gruppi parrocchiali che interpretano i canti tradizionali, infatti, difficilmente si spingono fino alla zona industriale. Per di più attraversano le strade di quartieri e paesi mentre gli imprenditori si trovano ancora in azienda a chiudere la giornata lavorativa. «Così è nata l’idea – riprende suor Francesca – Perché non portare questo piccolo segno, che però aiuta molto a creare il clima giusto verso il Natale, anche tra le fabbriche della Zip? Il primo anno ci siamo recati nelle quattro principali mense della zona industriale, il secondo anno nelle mense interne, poi abbiamo cominciato a recarci proprio negli stabilimenti produttivi».

Il prossimo 15 dicembre dunque le religiose, assieme ad alcuni giovani che vivono (o hanno abitato) nel convitto casa Lombardo di via Beato Pellegrino che le suore operaie gestiscono per conto della fondazione Irpea, si recheranno al bar ristorante Il porto e poi, il 21 e il 22, saranno rispettivamente alla Varisco, solida realtà specializzata nella produzione di sistemi di pompaggio, e alla Molex, azienda specializzata nei molti campi di applicazione dell’elettronica. Un’attività, il canto della Chiarastella, che però non ha sostituito il tradizionale scambio di auguri che i membri della cappella San Giuseppe continuano a portare alle aziende tanto in avvento quanto in quaresima.

E in una trentina di stabilimenti produttivi si aggiunge anche un momento di preghiera condiviso da tutto il personale presente. «Sono i titolari a chiedercelo – conclude suor Francesca Fiorese – Quando arriviamo il lavoro viene fermato per un attimo, tutti i collaboratori si riuniscono e condividiamo la preghiera. E così il Natale è più vicino».

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