Caritas a convegno sul cibo che costruisce relazioni

In occasione della giornata mondiale sull’alimentazione, il 16 ottobre, Caritas diocesana propone un convegno che a partire dal cibo parla dell’importanza dell’incontro tra le persone. “Alimentare le relazioni. Esperienze a confronto sul tema degli aiuti alimentari” è infatti lo slogan del pomeriggio formativo, che si svolge dalle 15.30 presso l’auditorium casa Madre Teresa di Calcutta in via Mazzini 93, a Sarmeola di Rubano.

Caritas a convegno sul cibo che costruisce relazioni

L’appuntamento prevede una carrellata di interventi e presentazione di esperienze sul tema
Manuela Celotti, della Caritas diocesana di Udine, illustrerà la ricerca sui centri di distribuzione e di ascolto della regione Friuli Venezia Giulia; Elisa Messina, dell’associazione Donne incasinate di Padova, racconterà del progetto “Spesa costozero”, un’esperienza di consegna a domicilio della borsa spesa; Massimiliano Monterosso, delle Acli di Padova, parlerà invece di “Rete solida”, per il recupero dei prodotti alimentari e la redistribuzione nel territorio. Don Luca Facco, direttore di Caritas Padova, si soffermerà sugli aspetti pastorali e umani del servizio della distribuzione del cibo. La conclusione del convegno è prevista per le 17.30.

Il valore pastorale del cibo e della sua giusta distribuzione 
«Sono due le questioni da affrontare – afferma il direttore di Caritas diocesana – La prima è di ordine pastorale. La qualità, infatti, del servizio di distribuzione è un’opportunità e uno strumento per incontrare le persone. Il cibo diventa così un mezzo per raggiungere il fine che è la relazione. Ci auguriamo che nella distribuzione aumenti la qualità delle relazioni e le persone non siano considerate un semplice numero».
La seconda questione è “metodologica”. «È da preferirsi una distribuzione piccola e capillare. Abbiamo davvero a cuore le Caritas parrocchiali e ci rendiamo disponibili a consulenze per aiutarle a mettere a norma la privacy, in rapporto alla raccolta dati dei beneficiari, con la possibilità di inserirli nel server di Caritas Nordest perché i dati siano tutelati e blindati. Il tutto per un incontro vero che dia dignità e valore alla persona».

Tra i progetti già in atto nel campo della distribuzione vi è “Rete solida”
L'esperienza è iniziata nel 2012, grazie alle Acli di Padova e Rovigo, con il contributo della fondazione Cariparo, per mettere in rete e sviluppare strade nuove per il recupero delle eccedenze alimentari.
«Svolgiamo – afferma il referente Massimiliano Monterosso – un lavoro di coordinamento e raccolta dati, sia delle realtà che abbisognano di cibo, come associazioni, cooperative, enti religiosi, case famiglia e istituti, che di quelle che lo producono, e attività di formazione e sensibilizzazione nelle scuole. Abbiamo messo in rete una sessantina di realtà bisognose e individuato due canali di raccolta». Il primo è la grande distribuzione, andando a recuperare il prodotto invenduto. «Nel corso del 2014, grazie alla collaborazione di 12 supermercati abbiamo raccolto e distribuito circa 160 mila euro di merce». Il secondo canale sono le organizzazioni dei produttori. «Il grosso lavoro è intercettare il surplus di invenduto, soprattutto di frutta tolta dal mercato. Tutta peraltro di ottima qualità. Nel 2014 abbiamo raccolto e distribuito frutta per un valore all’ingrosso non ivato di circa 400 mila euro».

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