Una porta santa a Foza, ma solo per un giorno

La comunità dell’altopiano rinnova il 21 agosto la promessa fatta nel 1836 alla Madonna di recarne in processione la statua dalla parrocchiale alla chiesa di San Francesco. In occasione della Festa quinquennale, preceduta da celebrazioni ogni sera nelle varie contrade, della parrocchia per tutto il giorno sarà aperta una porta santa. Si ricorda anche il profugato del 1916.

Una porta santa a Foza, ma solo per un giorno

Una porta santa giubilare nella parrocchiale di Foza. Accade veramente, solo per un giorno, domenica 21 agosto.
Un evento eccezionale che premia la fede della popolazione e la sua manifestazione più imponente, la processione votiva della Festa quinquennale che richiama migliaia di fedeli da tutto l’altopiano. Qual è l’origine di tutto questo?

Bisogna risalire al 1836, quando nel Veneto il colera imperversava e la comunità di Foza si rivolse all’Assunta, cui era dedicata la chiesa, per chiedere scampo. Il colera attraversò l’altopiano ma a Foza non si fermò: la popolazione promise in ringraziamento di portare in processione, ogni cinque anni, l’antica immagine mariana dalla parrocchia all’oratorio di San Francesco.

Il voto, fino a oggi, è stato mantenuto: quest’anno, per la trentaseiesima volta, la processione si terrà e il 21 di agosto saranno tanti i fedeli, alcuni rientrati apposta dall’estero, che accompagneranno il pellegrinaggio di Maria, passando attraverso gli stupendi archi – attrattiva turistica oltre che religiosa – che le varie contrade preparano con cura: il passaggio centrale è riservato alla Madonna, quelli laterali ai fedeli.

La novità, in occasione del giubileo della misericordia, è la porta santa e l’opportunità data ai fedeli che parteciperanno alla processione e effettueranno le devozioni previste di ottenere l’indulgenza.
Una bolla papale allarga il dono ai fedeli impossibilitati a effettuare il cammino per malattia e ai migranti all’estero che si atterranno alle prescrizioni.
«Una porta Santa a Foza – racconta il parroco, don Federico Zago – l’avevamo chiesta al vescovo già quando è venuto la prima volta, a novembre. Incontrando le persone si è reso conto dell’importanza della festa quinquennale, in particolare quest’anno, il centenario di quella che saltò nel 1916 a causa della grande guerra, quando gli abitanti erano sfol- lati come profughi. Del tema del “profugato” si è sempre parlato poco: la porta santa è come un segno di riconciliazione».

Il 21 agosto la giornata, a Foza, inizierà prestissimo
L’apertura della porta santa è alle 6 del mattino, seguita dalla messa e dalla processione verso la chiesa di San Francesco, dove si celebrerà la messa alle 9.30.
Quindi inizierà il ritorno della sacra immagine, accolta dal vescovo Claudio Cipolla che presiederà una terza messa, alle 11, di nuovo nella parrocchiale. La porta santa verrà chiusa a mezzanotte.

La Festa quinquennale non si esaurisce nella giornata del 21 agosto: è infatti occasione di un lungo calendario di iniziative dal 10 luglio, giorno della “intronizzazione” della statua, a fine agosto.
Ogni giorno vi sono celebrazioni nelle varie contrade dove la Madonna viene portata: si celebra la messa dove parte e il rosario dove arriva.
Mercoledì 17 si tiene una celebrazione penitenziale con possibilità di confessione dalle 16 alle 22, mentre la vigilia della festa, sabato 20 agosto, la chiesa rimarrà aperta dalle 20 alle 23.45.

Per tutto il periodo sono organizzate mostre, escursioni, conferenze e feste.
In particolare, al museo di Foza è aperta fino al 28 agosto la mostra “La fede di Foza nel tempo”, paramenti e arredi sacri antichi della comunità tra cui l’antica veste sacerdotale del 1634 proveniente dai musei diocesani di Padova, un ostensorio e antichi calici, per ripercorrere come si esprimeva la fede degli abitanti nei secoli passati.

Per informazioni: www.foza7comuni.it

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