Teatrando compie dieci anni. A servizio della scuola e del teatro classico
“Teatrando. Giovani e scuola in scena” è il progetto che ha coinvolto in questi anni circa duemila studenti di licei e istituti professionali e tecnici di tutta la provincia padovana nella veste di attori, portandoli a frequentare un laboratorio settimanale di teatro per poi cimentarsi nei palcoscenici o sulle piazze. A raccontare questa lunga storia di passione per l’arte scenica e il teatro antico è la mostra “Teatrando 2006-2016” che fino al 19 giugno è ospitata a palazzo della Gran guardia in piazza dei Signori a Padova.
«Il teatro mi permette di uscire dal mio corpo per un momento e di respirare la libertà pura di fare ciò che desidero».
Leonardo Varotto, studente dell’istituto tecnico Calvi di Padova, è uno tra le centinaia di ragazzi che, da dieci anni, ha potuto sperimentarsi, mettersi in gioco come persona e conoscere meglio la cultura classica e moderna, grazie alla magica esperienza di salire sul palco, per almeno una volta, vestendo i panni di uno dei personaggi delle antiche tragedie di Euripide (Le Troadi , Alcesti , Ifigenia in Tauride), Sofocle (Antigone), Eschilo (I sette contro Tebe), delle commedie di Aristofane (Lisistrata , Le nuvole , La pace), ma anche di quelle di Goldoni (La locandiera) e Molière (Il malato immaginario).
“Teatrando. Giovani e scuola in scena” è il progetto che, portato avanti dalla docente Manuelita Masìa, ha coinvolto in questi anni circa duemila studenti di licei e istituti professionali e tecnici di tutta la provincia padovana nella veste di attori, portandoli a frequentare un laboratorio settimanale di teatro per poi cimentarsi nei palcoscenici o sulle piazze di Este, Padova, Vicenza, Monselice... oppure tra splendide cornici naturali, come il giardino di villa Beatrice a Baone e l’abbazia di Carceri d’Este.
Negli ultimi due anni è emersa anche l’educazione civile della proposta con l’articolazione “Il teatro entra in carcere” che dal 2014 ha visto gli studenti esibirsi in case circondariali e di reclusione: Due Palazzi di Padova, Santa Maria Maggiore e Giudecca di Venezia, minorile di Treviso e Bologna, il circondariale di Vicenza.
L’intento è stato soprattutto quello di avvicinare i ragazzi alla realtà detentiva per riflettere sul labile confine tra il bene e il male, la libertà e la legalità.
“Teatrando” ha coltivato anche una vocazione di educazione e denuncia sociale e l’ha espressa con Ogni 8 minuti, laboratorio teatrale del liceo scientifico Cornaro di Padova che affronta il drammatico tema del femminicidio partendo proprio dal ferale dato che ogni 8 minuti nel mondo muore una donna, vittima di violenza.
Una grande punta di soddisfazione è stata raggiunta lo scorso anno quando, in occasione di Expo 2015, “Teatrando” con le sue tre articolazioni di riscoperta della drammaturgia antica, della sensibilizzazione al sociale e al problema della detenzione, è stato presentato con un video in cascina Triulza a maggio 2015.
A raccontare questa lunga storia di passione per l’arte scenica e il teatro antico è la mostra “Teatrando 2006-2016” che fino al 19 giugno è ospitata a palazzo della Gran guardia in piazza dei Signori a Padova (9.30-12.30; 15-19): in esposizione le locandine degli spettacoli e le immagini di molte rappresentazioni. Info: 3472334275 (Manuelita Masìa).