A Conselve un Natale di accoglienza: in arrivo un gruppo di migranti

L'iniziativa è della parrocchia, dopo un proficuo confronto all'interno del consiglio pastorale. La struttura individuata è la "casetta" di via Matteotti dei Canossiani, i quali riceveranno dalla cooperativa sociale che gestirà l'accoglienza il canone d'affitto. Ma i religiosi hanno già annunciato che lo devolveranno per le attività caritative della parrocchia. Mons. Luciano Danese: «Siamo consapevoli delle difficoltà e delle preoccupazioni legate anche al tempo di crisi, ma va detto con altrettanta forza che nessuno va lasciato da solo».

A Conselve un Natale di accoglienza: in arrivo un gruppo di migranti

Anche a Conselve la comunità cristiana si prepara all’accoglienza di un piccolo nucleo di profughi e immigrati, come frutto di un percorso meditato e condiviso al proprio interno. «Il consiglio pastorale ha svolto una riflessione ampia – ricorda l’arciprete don Luciano Danese – che ha portato a dare un parere favorevole all’accoglienza e a individuare uno stabile in via Arre di proprietà dei padri Canossiani, che lo hanno messo a disposizione, quale ambiente idoneo a ospitare questo gruppo di fratelli immigrati».

Si tratta della “casetta” di via Matteotti (così è conosciuta da tutti in paese) già in passato utilizzata per esperienze di accoglienza di persone disagiate. All’interno del consiglio pastorale sono state fatte delle riflessioni di fondo finalizzate a orientare positivamente i cristiani conselvani e che in queste settimane vengono proposte a tutta la comunità, attraverso il foglietto parrocchiale domenicale, «perché la parrocchia sia davvero coinvolta e l’accoglienza sia preparata e accompagnata con intelligenza», sottolinea la vicepresidente del consiglio pastorale Gianna Doro.

Tra le riflessioni, quella secondo la quale “la diversità è un bene”, come dice lo stesso libro della Genesi, laddove narra della creazione dell’uomo e della donna. L’analisi prosegue soffermandosi sul significato del termine profugo, richiedente asilo e immigrato: si tratta di «persone, dunque fratelli, che provengono da terre diverse dalle nostre e inseriti in un fenomeno epocale, irreversibile e inarrestabile, che va affrontato perseguendo il cammino del dialogo e della condivisione».

Per il consiglio pastorale di Conselve «vanno tenute in debito conto le fatiche dei tempi odierni, i timori e le preoccupazioni legate a una difficile situazione economica, ma va detto con altrettanta forza che nessuno va lasciato solo. La paura non può guidare le nostre scelte – ricorda il documento – né può far venir meno l’impegno della comunità cristiana, che vede nel diverso un fratello e che fa dell’accoglienza il suo stile». Nel concreto si è già svolto un incontro tra alcuni rappresentanti della parrocchia e la Caritas diocesana, durante il quale sono stati definiti alcuni principi guida: la gestione dell’ospitalità verrà affidata a una cooperativa sociale, che pagherà l’affitto regolare ai padri Canossiani, proprietari dell’immobile, che hanno già manifestato l’intenzione di voler destinare l’importo ad attività caritatevoli della parrocchia. Quest’ultima avrà «il compito di creare un clima favorevole all’accoglienza: verrà individuato in seno ad essa un referente per facilitare i rapporti con la cooperativa e con coloro che saranno accolti». Il consiglio pastorale tornerà ad affrontare il tema il prossimo 20 novembre, alla luce di quanto emerso nelle ultime settimane, ricche di preoccupazioni e riflessioni sull’argomento, mentre l’arrivo dei fratelli migranti è previsto per il periodo di Natale.

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