Angoli di mondo, trent'anni d'impegno per un mondo più giusto

Domenica 14 giugno, una grande festa al parco delle energie rinnovabili Fenice corona i trent’anni di Angoli di mondo a servizio di una cultura legata al consumo critico e responsabile. Nel pomeriggio va in scena lo spettacolo di Beppe Casales La Spremuta. Rosarno, migranti, ’ndrangheta

Angoli di mondo, trent'anni d'impegno per un mondo più giusto

Domenica 14 al parco delle energie rinnovabili Fenice, nel lungargine Gerolamo Rovetta a Padova, Angoli di mondo festeggia i trent’anni di attività con una festa arricchita da momenti di convivialità, intrattenimento, riflessione sui temi dell’usato, del consumo critico e del valore del cibo come cultura e momento di condivisione. Un mix di ingredienti che sono propri dell’associazione e che hanno caratterizzato anche gli eventi dei mesi scorsi.

«La scelta del parco Fenice non è casuale – spiega Valentina Puato, referente dell’area commercio equo e solidale – Cercavamo uno spazio per una festa all’aria aperta che rappresentasse i valori della sobrietà e del rispetto per l’ambiente. Per favorire una mobilità ecocompatibile, in collaborazione con gli Amissi del Piovego, ci sarà una barca elettrica per una navigazione lungo i canali del centro, partendo da porta Portello con arrivo al parco. A chi arriverà in bici verrà offerta una bibita fresca ed equosolidale».

La festa inizia alle ore 12; segue il pranzo con specialità dal mondo e dal territorio italiano preparate da Daltrocanto. Nel pomeriggio intrattenimenti per bambini con i volontari del Cisv-Padova, visita guidata del parco, esposizione fotografica di viaggiatori responsabili in collaborazione con Viaggi e miraggi e confronto sul tema “Viaggio come incontro” con Francesco Spagna, docente di antropologia culturale dell’università di Padova e Paola Peretti, responsabile di Viaggi e miraggi. Ci sarà poi un angolo dedicato al fumetto e i gelati della Cream art. Alle 17.30 spazio al monologo La Spremuta. Rosarno, migranti, ‘ndrangheta di e con Beppe Casales. «Abbiamo voluto questo spettacolo – continua Valentina Puato – perché è in linea con il percorso di riflessione che portiamo avanti da sempre sulla filiera equa per i diritti e per la dignità del lavoro, non solo nel Sud del mondo. È anche un modo per promuovere una cultura della legalità e dell’ospitalità. Casales racconta la storia della raccolta della frutta a Rosarno, parla di mafia, di sfruttamento dei deboli, i migranti, ma anche di coraggio. Temi più che attuali». Riflessioni importanti sono state anche quelle affrontate negli altri eventi del trentennale: dal cibo come accoglienza al diritto al cibo, dalla sostenibilità ambientale agli stili di vita sobri.

«Il filo conduttore di tutte le nostre attività – conclude Monica Baldessari, responsabile del settore educativo – è il consumo responsabile: vorremmo far riflettere sulle dinamiche che stanno dietro alla filiera di produzione perché il potere del consumatore è acquistare in modo consapevole, ponendosi delle domande su cosa ci sia dietro a ogni prodotto acquistato». Per info e prenotazioni: 049-8789489, info@angolidimondo.it

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