Campo giovani di Agna e Conselve. Un colpo di fulmine per don Tonino Bello
Cammino a piedi sulle orme di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta e presidente di Pax Christi, per una ventina di giovani del Vicariato del Conselvano, che hanno percorso le strade del Salento, guidati dal suo motto Charitas sine modo, amore senza limite. 100 chilometri, spesso sotto il sole, superati senza troppi problemi con l'aiuto reciproco, ma anche occasione per conoscere le bellezze artistiche del Salento e il mare trasparente.
"Bello essere giovani", è lo slogan che ha accompagnato una ventina di giovani del vicariato del Conselvano che hanno intrapreso un cammino sulle orme di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta e protagonista di alcune forti azioni di pace all'inizio degli Novanta, al tempo della terribile guerra civile jugoslava, in qualità di presidente di Pax Christi.
Da Lecce ad Alessano, nell’entroterra salentino, sono giunti fino alla sua tomba per riscoprire insieme la bellezza della fatica, della condivisione e dell’accoglienza arricchendosi dell’insegnamento di don Tonino con il motto Charitas sine modo, cioè Amore senza limiti.
«Ci siamo preparati con alcuni momenti formativi nel corso dell'anno a questo appuntamento, che rappresenta la conclusione delle attività del gruppo che da tre anni lavora a livello vicariale, con l'aiuto di alcuni educatori laici e del vicario parrocchiale di Conselve don Francesco Dal Sasso», ricorda don Leopoldo Zanon, parroco dell'up di Arre, Arzercavalli, Candiana, Fossaragna e Pontecasale, appena rientrato con il gruppo.
Il pellegrinaggio in Salento è stato coordinato da don Renato Pilotto, collaboratore festivo a Bagnoli, che ha curato sia l'organizzazione dei percorsi, sia la parte comunicativa relativa alle attività. Un centinaio i chilometri percorsi in quattro giorni, con partenza dai vari luoghi all'alba per evitare le ore più calde, percorrendo sempre strade secondarie e poco o per nulla trafficate: durante il cammino, i giovani di età compresa tra i 21 e i 35 anni hanno avuto modo di meditare, pregare, cantare e socializzare tra loro. «Ci siamo appoggiati a parrocchie e comunità religiose del Salento, dove abbiamo trovato una grande accoglienza, che ci ha ripagati della fatica», spiega Devis Fiorin di Candiana, uno degli animatori. Non sono mancate le occasioni per visite culturali, ma anche per vivere un paio di giorni sulle bianche spiagge leccesi.
Un'esperienza, quella del cammino insieme, gradita ai giovani, che al termine del campo hanno raccolto alcuni pensieri condivisi: «Ero partita per il campo con il desiderio di fare chiarezza in me stessa, mi sono ritrovata con un gruppo di amici che mi hanno sostenuto e aiutato, atteso quando ero più lenta, ma soprattutto ho incontrato la figura di don Tonino Bello», racconta una delle partecipanti, che aggiunge: «Sono rimasta colpita dal suo motto "Amore senza limiti", che mi ha aiutato a fare chiarezza anche nel mio modo di pensare». Uno dei giovani invece è rimasto colpito da un'altra frase di don Tonino: "Collocazione provvisoria", riferita a un'opera d'arte nella Cattedrale di Molfetta, perché spostata dal sito abituale. «Ma è una cosa che riguarda anche la nostra vita e ci richiama a una dimensione più umana e a prendere coscienza dei nostri limiti, affidandoci in modo più convinto al Signore».