Gennaio alla liturgia. Imparare a servire meglio il Signore

Gennaio alla liturgia In tanti hanno risposto a questo invito dell’Ufficio per la liturgia

Gennaio alla liturgia. Imparare a servire meglio il Signore

Solo la Chiesa, nella sua sensibilità materna, può riconoscere quanta sofferenza comportino le omissioni e solo quando siamo molto sinceri con noi stessi riusciamo a contemplare il male che ci fa qualcosa di non-fatto dagli altri. Quasi sprofondiamo dentro a quel vuoto, e non c’è nemmeno una traccia da mostrare come prova del danno. Invece come si riempie di sollievo il nostro cuore quando incontriamo un’azione di risposta! Affacciarsi sulla sala conferenze di Casa Madonnina traboccante di persone fino a debordare oltre la porta non può non aver rallegrato mons. Vittorio Viola, segretario del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, dandogli speranza, fiducia, slancio nello svolgere il proprio impegnativo ministero, desiderio di ringraziare ancora più caldamente il Signore per le sue provvidenze. Il vescovo Vittorio è venuto da Roma a inaugurare le conferenze di “Gennaio alla liturgia 2024”, impegno che l’Ufficio per la liturgia si è preso per formare i credenti a “celebrare da adulti il mistero di Cristo”. Con lui anche gli altri relatori, dai vescovi Alceste Catella e Massimo Camisasca agli ospiti delle mattinate di sabato a Villa Immacolata, hanno parlato a una Chiesa viva, desiderosa di fare, di misurarsi con i propri doveri, di riappropriarsi delle verità fondamentali della fede. Notevoli i numeri, con centinaia di persone ad ascoltare le conferenze, in presenza o attraverso la web radio, ma più importante il desiderio palpabile di imparare a servire meglio il Signore, sia che si tratti del lavoro di sacrestia, sia che si salga all’ambone per le letture, sia che si canti in un coro o che si presieda una celebrazione. Tanti e tanto: tante le persone, tanta l’intensità dell’amore.

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