Ordinazione presbiterale di don Luca Susana e don Damiano Terzo. «Anche voi date testimonianza…»

Ordinazione presbiterale Questa domenica, solennità di Pentecoste, il vescovo Claudio ordina – alle 16 in Cattedrale – don Luca Susana e don Damiano Terzo. Don Gobbi: «Siate di stimolo perché le persone si chiedano: quali talenti ho la responsabilità di mettere in opera?»

Ordinazione presbiterale di don Luca Susana e don Damiano Terzo. «Anche voi date testimonianza…»

«Anche voi date testimonianza perché siete con me fin dal principio»: questo è il versetto biblico che campeggia sui manifesti che annunciano l’ordinazione presbiterale dei diaconi Damiano Terzo e Luca Susana. Entriamo nella bellezza di questa affermazione, iniziando dalla seconda parte.

Perché siete con me?
Nel testo biblico compare come una affermazione, nella vita dei due preti novelli dovrà comparire sempre anche come interrogativo che stimola, che sprona. Al centro della vita di un prete stanno la fede, la speranza, la carità, cioè l’incontro con Gesù Cristo nella Chiesa. Guai a dare per scontata questa realtà! Non si diventa preti per essere professionisti della pastorale quanto a motivo del proprio essere innamorati del Signore, coinvolti e corresponsabili nella Chiesa. Il “perché” con cui si apre questa parte della frase ci ricorda la transizione da una vita cristiana per abitudine, a volte stanca e poco consapevole, a un essere discepoli per scelta e convinzione. In quell’interrogativo sta la capacità di articolare una pastorale tutta missionaria, che non dà per scontato alcunché, capace di uscire dai recinti delle solite cose per essere nello Spirito creativa. In quel «perché» stanno due volti necessari della missione, due facce della stessa medaglia: il dialogo e la profezia.

Dialogo
Vivere da missionari significa abitare il dialogo: fra me e l’altro (nella fede, nella cultura, nel percorso e nelle scelte esistenziali...) sta un legame, c’è un terreno comune ossia un senso (il termine greco logos, contenuto nel termine dialogo, significa sia legame che senso che discorso). Ogni atto di missione parte da qui: riconoscere il Cristo e il suo Spirito in ogni interlocutore. Si capisce bene che qui dialogo significa molto più che stare a chiacchierare con le persone! Quel dialogo sarà un avvenimento che cambia le persone, entrambi gli interlocutori, perché ne va del senso della vita, perché, detta con i termini classici, qui c’è in ballo la vita o la morte, cioè la salvezza. Non sembrino riflessioni astratte: san Paolo VI definiva il dialogo colloquio di salvezza, colloquium salutis.

Profezia
La profezia non ha a che vedere con la capacità di prevedere il futuro: qui significa l’annuncio della Parola del Vangelo. Abbiamo ben chiaro che ai nostri giorni la fede si propone, mai si impone. La chiarezza serena e gentile su chi siamo (e di qui la convinzione con cui ci proponiamo) è fondamentale. Ma dovremmo avere chiaro pure che annunciare la buona notizia è ben di più che quasi lanciare in faccia agli altri il fatto che siamo innamorati di Cristo, senza dare ragione, senza discernimento, senza una comprensione profonda e pacata. Altrimenti degradiamo la missione a una piazza in cui ogni religione, ogni fede gioca a urlare più forte dell’altra!

Dal e nel Sinodo
Frase al plurale, con quella congiunzione – anche – a rimarcare che in questo compito di dialogo e di profezia Damiano e Luca non sono soli, sono parte della Chiesa, corpo mistico di Cristo, in cui ogni battezzato è portatore di un dono e quindi di una responsabilità. Damiano e Luca sono i primi preti ordinati a Sinodo concluso... Concluso? Dovremmo dire che gli anni che abbiamo davanti costituiscono una sfida appassionante: rendere concreta la sinodalità sperimentata; attuare le tre grandi direttrici che il vescovo ci ha consegnato nella sua lettera post sinodale: i ministeri battesimali, i piccoli gruppi della Parola, la ricomprensione territoriale delle parrocchie e dei vicariati.

Accompagnare a dare forma
In un passaggio della lettera post-sinodale il vescovo ha indicato alcune caratteristiche che vede necessarie per il prete padovano dei prossimi anni: al primo posto pone la sensibilità e la capacità di accompagnare tutti, specialmente i giovani, a dare forma alla loro vocazione. Un prete dovrebbe aiutare a rispondere alle domande: per chi sono un dono? Che cosa posso offrire? Trovo molto stimolante questa sottolineatura: in una stagione culturale in cui i percorsi di vita sono così cangianti e a volte contraddittori, ma anche ricchi di possibilità e non di rado di autenticità, come preti possiamo crescere in questa attenzione vocazionale di fondo, che comprende ma oltrepassa la promozione delle vocazioni al ministero ordinato. Possiamo stimolare: come posso essere una benedizione per la mia comunità, parrocchiale, civile e culturale? Quali talenti ho la responsabilità di mettere in opera? Cari don Damiano e don Luca buona strada verso questo orizzonte!

Veglia di preghiera, il 18, per e con gli ordinandi
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Luca Susana (Valbona) e Damiano Terzo (Casalserugo) ricevono l’ordinazione presbiterale, per l’imposizione delle mani del vescovo Claudio Cipolla, domenica 19 maggio – solennità di Pentecoste – alle 16 in Cattedrale a Padova. Sabato 18, alle 21 in Seminario, si tiene una veglia di preghiera per e con gli ordinandi. Sono invitati i familiari, gli amici e le loro parrocchie.

Tutta la Diocesi è in festa per i due preti novelli
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Le comunità parrocchiali dei due ordinandi, ma pure quelle dove negli anni di formazione hanno prestato servizio, si stanno preparando per la loro prima messa. Luca Susana presiederà la prima messa nella sua parrocchia di Valbona domenica 26 maggio alle 11. Le altre messe “novelle” saranno il 2 giugno a Mejaniga (ore 10.30), il 16 a Lozzo Atestino (ore 10), il 29 settembre a Selvazzano Dentro (ore 8 e 10) e il 6 ottobre al Redentore di Monselice (ore 10.30). Damiano Terzo celebrerà nella sua parrocchia di Casalserugo domenica 26 maggio alle 10.30. E poi il 2 giugno a Tencarola (10.30), il 9 a Rio e San Leopoldo (ore 10.30), il 16 a Villa Estense (10.30), il 23 ad Arsego (alle 10), il 3o a Sant’Urbano (alle 11). Anche lui sarà al Redentore di Monselice, il prossimo 6 ottobre alle 10.30, per presiedere l’eucaristia con Luca Susana.

mons. Raffaele Gobbi
Rettore del Seminario di Padova

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