Acqua, non fermarsi alla sola Giornata internazionale. Risorsa più preziosa e contesa di prima, è necessario curarla sempre e sempre di più

Il volume medio annuo di acqua prelevata in Italia per i principali comparti d’uso (civile, irriguo, industriale) è stimato di circa 30 miliardi di metri cubi

Acqua, non fermarsi alla sola Giornata internazionale. Risorsa più preziosa e contesa di prima, è necessario curarla sempre e sempre di più

In Italia l’acqua è sempre più preziosa e “contesa”. Questione di scarsità, ma anche di usi alternativi. Questione, spesso, di poca lungimiranza politica ma anche di finanziamenti non sempre ben utilizzati. All’indomani della Giornata internazionale dell’acqua, il tema delle risorse idriche e del loro uso non si esaurisce, anzi si rafforza con almeno due indicazioni: il valore dell’acqua per la produzione di cibo e la concorrenza, spesso accesa, che esiste per conquistarne l’uso (anche in Paesi dove problemi di questo genere non dovrebbero esistere).

Valore dell’acqua per la produzione di cibo, dunque. Valore, cioè, di un bene di fatto spesso insostituibile. Secondo calcoli e stime raccolte dall’Associazione dei consorzi di irrigazione e bonifica (Anbi), il valore dell’acqua si trasmette a quello dei terreni coltivati, per una equivalenza semplice: se c’è acqua la terra produce più cibo e quindi vale di più. Ma quanto? Per calcolarlo si usa mettere in relazione il VAM (Valore Agricolo Medio) di una coltivazione con la possibilità di irrigare la stessa coltivazione. L’Università di Trieste ha provato a capire meglio. Dall’analisi è emerso che il VAM delle colture più importanti dal punto di vista economico (seminativo, frutteto, orto, prato) si aggira sui 40.000 euro/ha, con un massimo al Nord pari a 52.000 euro/ha e il minimo nel Centro, 20.000 euro/ha. La presenza dell’irrigazione discrimina in modo significativo il valore, introducendo una differenza fra irriguo e non irriguo pari a 13.500 euro/ha. In termini percentuali tale differenza è più elevata al Centro-Sud (60-80%) rispetto al Nord (39%) a causa delle diverse climatiche. Molto cambia anche sulla base del tipo di coltivazione. Nei seminativi (ad esempio i cereali), l’acqua fa crescere il valore del 27% circa, nei frutteti del 35%, nelle coltivazioni orticole si arriva addirittura al +82%.

Acqua preziosa, quindi, che, come si è detto, si ritrova spesso ad essere contesa tra usi diversi. Da una serie di altri dati (Community Valore Acqua per l’Italia – The European House Ambrosetti e Fondazione Utilitatis) si comprende subito quanto c’è in gioco. Il volume medio annuo di acqua prelevata in Italia per i principali comparti d’uso (civile, irriguo, industriale) è stimato di circa 30 miliardi di metri cubi, un volume complessivo medio giornaliero, quindi, di 83,3 milioni di metri cubi contesi, appunto, tra i tre usi appena citati: il 56% finisce così all’irrigazione (16,8 miliardi di metri cubi), il 31% all’uso civile (9,3 miliardi di metri cubi) e il 13% al settore industriale manifatturiero (3,9 miliardi di metri cubi). Numeri che parlano chiaro: un po’ più della metà dell’acqua a disposizione viene davvero usata per produrre alimenti. Da qui, certamente, la necessità di adottare tutte le tecniche possibili per il risparmio idrico e per il corretto uso dell’acqua che c’è. Anche per un altro motivo: a causa delle perdite viene realmente utilizzato un volume pari a circa 20 miliardi di metri cubi.

Proprio la “questione delle perdite” costituisce un altro dei crucci di cui tutti noi dobbiamo tenere conto. Stando all’Istat e al suo “Censimento delle acque per uso civile”, in Italia la rete idrica di adduzione può davvero essere paragonata ad un “colabrodo”. Una condizione che ha una ben precisa causa: l’età delle infrastrutture che portano l’acqua da una parte all’altra. Sempre Istat ha dimostrato che il 60% delle infrastrutture idriche ha più di 30 anni di vita, il 25% più di 50 anni. Per risolvere la questione serve una cosa sola: investire.

Acqua preziosa e acqua scarsa, quindi, così come acqua maltrattata e mal gestita. Se la Giornata internazionale dell’acqua serve per ricordare, è bene che questo ricordo continui tutto l’anno.

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Fonte: Sir