Bullismo, ecco le nuove direttrici del ministero dell’Istruzione e del Merito

In una nota, ministro Giuseppe Valditara interviene sul voto in condotta e sui casi di sospensione degli studenti. “Abbiamo deciso di intervenire su tre direttrici al fine di ripristinare la cultura del rispetto, di contribuire ad affermare l’autorevolezza dei docenti e riportare serenità nelle scuole”

Bullismo, ecco le nuove direttrici del ministero dell’Istruzione e del Merito

Riforme contro il bullismo a scuola, arrivano le direttrici del ministero dell’Istruzione. In una nota diffusa questa mattina sono stati stabiliti interventi sui criteri di valutazione del voto di condotta nelle Scuole secondarie, sulla misura della sospensione e sull’istituzione di attività di cittadinanza solidale, su iniziativa del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, al termine di un incontro con i tecnici del Ministero, e tenuto conto della relazione conclusiva dei lavori del tavolo ministeriale di esperti sul tema del bullismo. “Questi interventi daranno vita ad una revisione normativa – aggiunge la nota - che riguarderà il D.P.R 22 giugno 2009 n.122, relativo alla valutazione degli apprendimenti e del comportamento, e del D.P.R 24 giugno 1998 n. 249, che reca lo Statuto delle studentesse e degli studenti”. “Al fine di ripristinare la cultura del rispetto – ha affermato il ministro Valditara -, di contribuire ad affermare l’autorevolezza dei docenti e di riportare serenità nelle nostre scuole abbiamo deciso di intervenire su tre direttrici”. La prima riguarda in particolar modo il voto in condotta. “Si precisa che il voto assegnato per la condotta è riferito a tutto l’anno scolastico e che nella valutazione dovrà essere dato particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti – si legge nella nota del ministero -. Nelle scuole secondarie di I grado si ripristina la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e farà media, modificando così la riforma del 2017. Inoltre, La valutazione del comportamento inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivi della scuola secondaria di secondo grado”. Per il ministero, la normativa attuale presenta varie criticità e ambiguità: prevede che la bocciatura, a seguito di attribuzione di 5 per la condotta, sia attuata esclusivamente in presenza di gravi atti di violenza o di commissione di reati. “Con la riforma si stabilisce invece che l’assegnazione del 5, e quindi della conseguente bocciatura, potrà avvenire anche a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto”. L’assegnazione del 6 per la condotta, infine, genererà un debito scolastico (nella scuola secondaria di secondo grado) in materia di Educazione civica, che dovrà essere recuperato a settembre con una verifica avente ad oggetto i valori costituzionali e i valori di cittadinanza.  La seconda direttrice individuata dal ministero riguarda la sospensione degli studenti. “Si ritiene che la misura della sospensione, intesa come semplice allontanamento dalla scuola, sia del tutto inefficace – si legge nella nota - e, anzi, possa generare conseguenze negative sullo studente. Si prevede pertanto che la sospensione fino a 2 giorni dalle lezioni in classe comporti più scuola, più impegno e più studio. Lo studente sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche -assegnate dal consiglio di classe- di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento. Questo percorso si concluderà con la produzione di un elaborato critico su quanto è stato appreso, che sarà oggetto di opportuna valutazione da parte del consiglio di classe”. Inoltre, qualora la sospensione superi i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate. La convenzione conterrà le opportune coperture assicurative. La terza e ultima direttrice riguarda i casi di sospensione superiore ai 2 giorni. “Se verrà ritenuto opportuno dal consiglio di classe – continua la nota del ministero -, l’attività di cittadinanza solidale potrà proseguire oltre la durata della sospensione, e dunque anche dopo il rientro in classe dello studente, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità. Ciò al fine di stimolare ulteriormente e verificare l’effettiva maturazione e responsabilizzazione del giovane rispetto all’accaduto. Le decisioni che riguardano queste misure saranno adottate dalle singole scuole, nello specifico dai consigli di classe, nel rispetto dell’autonomia scolastica”.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)