Competitività e valori. Nuove sinergie d'impresa

«Questo è il quarto anno della nostra felice collaborazione con il Festival Biblico – anticipa il Presidente UCID Padova Massimo D’Onofrio –. C’è una grande attenzione al recupero di competitività che si spera possa sfociare in un programma che coinvolga anche le nostre Imprese; se avvenisse, ciò imporrebbe un salto culturale per conquistarsi un posto in un perimetro allargato di azioni e interazioni. Ed allora: esistono margini nelle relazioni industriali che consentano una convergenza tra mondo del Lavoro e quello dell’Impresa su temi quali produttività/competitività che preludono ad una visione di bene comune dove gli sforzi sono condivisi in maniera equa esattamente come i risultati? E ancora: Possiamo immaginare nuove sinergie fra Mondo del Lavoro ed Impresa perseguite attraverso relazioni a più alto valore aggiunto? Serve un nuovo modello di relazioni o basta emendare quello che abbiamo?»

Domande che verranno poste ai Relatori invitati: l’Economista Leonardo Becchetti, Università Roma Tor Vergata; Christian Ferrari Segretario Confederale nazionale CGIL; Fabio Toso, Direttore Generale Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus (OIC).

«Esiste una via – spiega il Professor Leonardo Becchetti – attraverso la quale è possibile coniugare sostenibilità sociale, ambientale e competitività ed è possibile delinearne le caratteristiche rendendo così la compliance ESG, oggi dovuta, non un fastidioso adempimento formale ma un percorso di crescita di competitività e di ricchezza di senso del vivere. Allo stesso tempo sono importanti le politiche macro che garantiscono la competitività delle aziende. Da questo punto di vista ragioneremo su come esse cambiano nel contesto delle due grandi rivoluzioni industriali avvenute (smart work e intelligenza artificiale) e in un quadro di globalizzazione dove le politiche industriali devono tener conto della concorrenza internazionale. Anche per le imprese stesse e soprattutto per i lavoratori. Una riduzione dei costi così articolata non può consentire investimenti e quindi non può generare risorse. Come declinarla quindi in una strategia d’impresa?»

«Dal punto di vista sindacale - anticipa Christian Ferrari – la competitività non può fondarsi sulla ‘riduzione del costo del lavoro’, che non conviene neppure alle imprese, oltra a danneggiare lavoratrici e lavoratori. Il nostro Paese deve scegliere non la via bassa, ma la via alta allo sviluppo, puntando su investimenti, innovazione, qualità dell'occupazione e della produzione. Abbiamo di fronte due sfide cruciali come la transizione digitale e la conversione ecologica del nostro sistema produttivo. Per affrontarle, occorre costruire un nuovo modello di sviluppo, socialmente e ambientalmente sostenibile, che rimetta al centro la persona e il valore del suo lavoro.»

«Anche dal punto di vista di una fondazione Onlus quale è l’Opera Immacolata Concezione – chiosa il Direttore Generale Fabio Toso – non si può parlare di Competitività se sia disgiunta dal concetto di Equilibrio. La nostra fondazione si muove sul delicato crinale di un equilibrio da mantenere tra necessità delle famiglie, assistenza dei fragili, risorse delle istituzioni, salari adeguati per il Personale. La nostra è una attività imprenditoriale privata che, grazie appunto all’equilibrio, deve soddisfare un servizio di interesse pubblico. Per noi, competitività è la gestione di questo equilibrio che genera sinergia tra le risorse.»

Al termine delle relazioni, seguirà il dibattito con le conclusioni sul tema AGAPE E ANARCHIA tratte a cura di Dario Ventura, Docente di Storia della Filosofia antica – Facoltà Teologica del Triveneto; e della biblista Isabella Tiveron del Coordinamento Teologhe Italiane. 

Evento organizzato dalla Sezione UCID di Padova in collaborazione con il Festival Biblico

Necessaria la conferma di prenotazione: ucidpadova@gmail.com