"Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo", l'ultimo spettacolo di Marco Goldin. In autunno la mostra a Gorizia e Monfalcone

Poesia in trincea. Musica che emoziona. Teatro di storie spettacolari. Marco Goldin torna sotto i riflettori con la narrazione multimediale di "Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo": in quattro repliche a Gorizia, Tolmezzo, Monfalcone e Udine, ha stupito il Friuli raccogliendo altresì al Teatro comunale Del Monaco di Treviso applausi di entusiasmo e forse anche di nostalgici rimpianti. Torna a Pordenone il prossimo 23 aprile 

"Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo", l'ultimo spettacolo di Marco Goldin. In autunno la mostra a Gorizia e Monfalcone

Goldin è protagonista, autore e ideatore, alchimista delle parole con consumata presenza scenica. Tuttavia l’impatto della rappresentazione non può mai prescindere dalla compagnia di Remo Anzovino al piano che firma gli spartiti originali, dall’interpretazione inarrivabile di Antonella Ruggiero, dai suggestivi video curati da Alessandro Trettenero, dai versi recitati da Gilberto Colla e dall’irruzione della tromba con Diego Cal che irrompe dalla platea.

«Di salute cagionevole Ungaretti, era inabile alle battaglie e fu assegnato all’ospedale di Biella» spiega Goldin dietro le quinte, «Ma la Grande Guerra ha bisogno di soldati in prima linea. Entra nella Brigata Brescia, decimata dalle perdite, per scoprire davvero la guerra nelle trincee del Carso, aspro e scuoiato, fatto solo di forre che inghiottono gli uomini. Un’esperienza che lo segna umanamente, trasformando anche il poeta alle prese con fogli vergati fra i combattimenti e le retrovie».

Lo spettacolo si apre con la voce originale di Ungaretti, mentre una madre calabrese insegue d’affetto il figlio soldato all’altro capo d’Italia. Poi si accompagna il poeta che approda al fronte. E sul Carso compone “Il porto sepolto”, la raccolta che il giovane ufficiale Ettore Serra affida a una tipografia di Udine: bozze in viaggio e poi stampa in 80 copie.
«Nella mia poesia non c'è traccia d’odio per il nemico, né per nessuno: c’è la presa di coscienza della condizione umana, della fraternità degli uomini nella sofferenza, dell'estrema precarietà della loro condizione» dirà il poeta, che vedrà la raccolta ristampata sette anni dopo con tanto di prefazione di Mussolini.

Ma nello spettacolo diventa impossibile prescindere dal Carso martoriato. Immagini come didascalie ai versi, mentre il maxi-schermo sul palcoscenico grazie ai droni fa volare sull’Isonzo e del Timavo fin dentro al lago di Doberdò. E Anzovino con lo Steinway gran coda ripiana tutto nelle sue note a margine di Ungaretti, finché torna in scena Ruggiero con fiocchi di vocalizzi che nevicano negli applausi.

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Il racconto teatrale di Goldin, per altro, si rivela una specie di piccola grande guida alla doppia mostra autunnale inquadrata ad anticipare “GO! 2025”, quando Gorizia e Nova Gorica insieme saranno Capitale Europea della Cultura.
Da sabato 26 ottobre fino a domenica 4 maggio 2025 sarà visitabile “Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia” ospitata al Museo Santa Chiara di Gorizia e alla Galleria comunale d’arte contemporanea di Monfalcone.

Così in Friuli rinasce la naturale vocazione del 63enne Marco Goldin storico dell’arte che ha legato indissolubilmente il suo nome a Van Gogh con appuntamenti che proprio Treviso snobbò nel 2018. Goldin ha chiesto di “rileggere” il Carso di Ungaretti ai pittori contemporanei Laura Barbarini, Graziella Da Gioz, Franco Dugo, Giovanni Frangi, Andrea Martinelli, Matteo Massagrande, Francesco Michielin, Cesare Mirabella, Alessandro Papetti, Franco Polizzi, Francesco Stefanini, Alessandro Verdi. Opere d’arte originali all’interno di un’esposizione che si preannuncia altrettanto originale.

Lo spettacolo teatrale su Ungaretti va in scena con ulteriore replica martedì 23 aprile (ore 18 e 21) al teatro Verdi di Pordenone (https://www.lineadombra.it/ita/mostre-eventi/ungaretti-poeta-e-soldato/il-teatro.php)

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Parole chiave: Giuseppe Ungaretti (1), Marco Goldin (2), Carso (1), teatro (63), poesia (5)