L'alba del Reddito di Cittadinanza fra accordi in extremis e rischio code agli uffici postali

Dal 6 marzo la complessa macchina del Reddito di cittadinanza inizia a muoversi, si tratta di un ingranaggio articolato che deve coordinare Caf, Inps, centri per l'impiego e non ultimi gli uffici postali.

In gioco c'è l'efficacia di un provvedimento su cui, inutile negarlo, il Governo ha scommesso molto sia in termini economici che politici. 

Riuscirà il nuovo strumento di welfare nell'ambizioso progetto di abolire la povertà? Ma, soprattutto, sapranno gli italiani convivere con quella che si preannuncia come una rivoluzione in equilibrio precario tra stato sociale e assistenzialismo di stato? 

L'alba del Reddito di Cittadinanza fra accordi in extremis e rischio code agli uffici postali
L'accordo fra Centri di assistenza fiscale — i CAF — e l'Inps è arrivato solo il primo marzo ma l'incontro, come si legge nel comunicato stampa, si è svolto «in un clima costruttivo». In ballo c'era la ricezione delle domande che, a partire dal 6 gennaio, gli italiani possono presentare per ottenere il Reddito di cittadinanza. Ad offrire assistenza agli utenti non ci saranno solo gli uffici dell'Istituto ma anche i Caf, immediatamente mobilitati.Rischio code alle Poste«È uno strumento pensato per dare un beneficio...