Animali d’affezione e aldilà: quale prospettiva cristiana?
Gli animali svolgono un ruolo importante nella vita di molte persone e famiglie. Quando muore un animale caro, lo si piange. Non sono solo i bambini a chiedersi cosa succede agli animali dopo la morte, se “vanno in paradiso” e se c’è speranza di rivedere il proprio amato animale d’affezione.
Per dirla subito: la filosofia classica risponderebbe che gli animali non hanno un’anima immortale e che quindi non hanno alcuna speranza di vita oltre la morte. La teologia classica risponderebbe invece che Cristo è morto principalmente per redimere gli uomini dai peccati. Poiché gli animali non possono peccare, non sono inclusi nell’evento salvifico di Cristo. Ammetto che queste posizioni tradizionali non mi soddisfano più. Vorrei ricordare l’alleanza che Dio ha stretto dopo il diluvio universale non solo con gli uomini, ma anche con gli animali: «Ecco, io stabilisco la mia alleanza con […] ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall’arca, con tutti gli animali della Terra» (Es 9,9-10). Trovo significativi due passaggi del Vangelo secondo Marco: all’inizio della sua vita pubblica, Gesù trascorre quaranta giorni nel deserto, dove «stava con le bestie selvatiche» (Mc 1,13). Un chiaro riferimento alla visione della pace messianica in Isaia, dove gli uomini e gli animali selvatici vivono in pace insieme e che ha inizio in Cristo (11,6-8). Dopo la Pasqua, Gesù incarica i discepoli di annunciare il Vangelo «a ogni creatura» (Mc 16,15), non solo agli uomini. Infine, nell’inno cristologico nel primo capitolo della lettera ai Colossesi si confessa che in Cristo tutte le cose sono state create e che in lui tutte le cose troveranno il loro compimento. Ciò che Dio ha creato per amore, non lo abbandona al nulla. Senza entrare troppo nei dettagli su come sarà concretamente, sono convinto che abbiamo una fondata speranza che tutte le creature raggiungano il compimento nel mistero salvifico di Cristo. In questo senso, oso confortare chiunque pianga la morte di un animale: lo rivedrai in paradiso.