Tre storie di ordinaria sopravvivenza richiamano l’annuncio fatto carne dentro la grotta di Betlemme più di duemila anni fa. Sono storie raccolte tra invisibili e scartati che solo lo sguardo di chi resta umano riesce a far diventare primi. Due giovani in fuga dal Paese d’origine approdati a Padova con una bambina in arrivo. Una donna di mezza età aggredita dall’Alzheimer, ma accudita dagli anziani genitori. Una straniera in Italia che attende la cittadinanza
Sono “d’oro” e non sono esclusiva dei politici. Poi ci sono i “baby pensionati” che costano alle casse dello Stato quando il reddito di cittadinanza, mentre i giovani si guardano attorno verso nuove formule per la vecchiaia. E sull’anticipata balla ancora il Governo.
Civiltà messa in un angolo. Prima Idomeni, Calais, Lesbo e Ceuta. Oggi è il confine tra la Bielorussia e la Polonia. Con la storia che si ripete ancora e ancora. Muore assiderato un bambino di un anno, vittima come Alan Kurdi di scelte politiche che fanno dei migranti infreddoliti e inermi pedine di baratto e ricatto. Mentre l’esodo continua, la Polonia conferma di voler erigere una recinzione di 180 chilometri e il leader bielorusso Lukašenka sfida l’Unione Europea avendo le “spalle” coperte da Mosca
Congelati 90 milioni di euro del bilancio di Frontex, l’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera (con trenta Paesi aderenti, sede a Varsavia e 749 membri del personale).
Le ingerenze militari di Pechino sono sempre più pressanti con un chiaro obiettivo: annettere lo Stato alla Cina. L’Unione Europea non resta a guardare. Marco Dreosto, parlamentare europeo in forza alla Lega, il 4 e il 5 novembre scorsi si è recato a Taiwan come membro della delegazione della commissione del Parlamento europeo sulle interferenze straniere
15 novembre, quarta Giornata nazionale contro la solitudine dell’anziano Per il geriatra Alberto Cester alla solitudine, ampliata dal Covid, vanno date risposte concrete soprattutto tra le categorie più deboli. Dagli errori della pandemia si può imparare, ma ci vorranno decenni per modificare l’intero sistema di servizi dedicati alla terza e quarta età, tutelando storie personali, relazioni individuali e bisogni specifici