I risultati delle urne disegnano un Paese polarizzato, mentre appare in salita la possibilità di formare una coalizione in grado di governare. Da Madrid a Bruxelles: interrogativi in vista del voto per il rinnovo dell’Europarlamento
Un vescovo “scomodo”, con lo spirito del missionario profetico, “incarnato nel mondo”, grande amico di don Tonino Bello, in prima linea per la pace e i diritti. Dalla parte dei popoli e non del potere; contro le guerre, la militarizzazione, le armi, a favore della risoluzione politica dei conflitti e per la non violenza.
Nell’ambito del dibattito pubblico sull’inclusione di un presunto diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, la Comece (Commissione degli episcopati dell’Unione europea) pubblica oggi la dichiarazioneintitolata “L’indifendibilità etica di un diritto fondamentale dell’Ue all’aborto” elaborata dalla sua Commissione etica.
Tra Europa e Tunisia è stato sottoscritto il 16 luglio un accordo che si fonda sulla cooperazione in diversi settori tra le due sponde del Mediterraneo. Eppure gli interrogativi suscitati da tale - probabilmente irrinunciabile - azione diplomatica, sono molti. A partire dalla affidabilità del presidente Saied per arrivare alla reale volontà dei Paesi Ue di cooperare con l'Africa e di realizzare, al loro interno, una vera politica migratoria fondata sulla solidarietà
“Che san Benedetto interceda per i nostri politici e legislatori, perché – nell’esercizio democratico – si lascino ispirare dalle comunità e dalle famiglie d’Europa, lavorando per l’unità vera e la coesione sociale, senza fomentare divisioni e voler imporre una loro visione”.
In vista del vertice tra Unione europea e Celac (Comunità di Stati latinoamericani e dei Caraibi) che si terrà il 17-18 luglio a Bruxelles, la Comece (Commissione degli episcopati dell’Ue), insieme a Celam (Consiglio episcopale latinoamericano), Caritas Europa e Caritas Lac (Caritas della regione latino-americana e caraibica), lancia oggi una serie di brevi video a favore di “un partenariato che porti benefici concreti a tutte le persone e comunità delle due regioni, oltre a promuovere un mondo più pacifico e fraterno”.
“Oggi ricordiamo le migliaia di uomini e ragazzi uccisi unicamente a causa della loro etnia e religione, durante il genocidio di Srebrenica. Rendiamo omaggio alla loro memoria, alle vite perdute che non possono essere restituite, alla dignità e al coraggio delle loro famiglie che hanno perso i propri cari. Il loro dolore e la loro sofferenza rimangono reali e palpabili”.