Il Parlamento Ue insiste sulla necessità di definire norme vincolanti per le aziende del settore così da avere caricabatteria adattabili a tutti i cellulari e dispositivi portatili. Una mini rivoluzione, se si considera la scomodità della situazione attuale. E un segnale di concretezza a vantaggio dei cittadini e dei consumatori
Il Parlamento di Strasburgo ha votato il 15 gennaio una risoluzione che definisce obiettivi e "contorni" della Conferenza chiamata a rivedere e rilanciare il processo di integrazione. I prossimi passi spettano a Commissione (il 22 gennaio) e Consiglio (28 gennaio). Tra i nodi da sciogliere lo spazio e il ruolo riservato a cittadini e società civile, quali riforme prevedere, se sia necessario o meno (oltre che rischioso) metter mano ai Trattati. Le voci - contrastanti - dell'Emiciclo
Il presidente della Corte di giustizia Ue, belga, docente di diritto alla Katholieke Universiteit Leuven (l’antico ateneo cattolico di lingua fiamminga), delinea le sfide urgenti che la "casa comune" ha di fronte a sé, compresi i populismi e le fake news. Richiama la Commissione al suo ruolo di "custode dei Trattati" e invita l'Esecutivo Von der Leyen a produrre risultati che vadano nella direzione dei reali interessi dei cittadini. A partire dalla lotta alla povertà e al cambiamento climatico
Brexit (e sue conseguenze), Green Deal, migrazioni, Balcani e bilancio: su questi fronti si misurerà il prossimo cammino dell'Ue. La Conferenza sul futuro dell’Europa, che partirà nella primavera 2020, dovrebbe mettere in agenda anche questi temi. Per una "casa comune"che funziona, al servizio dei cittadini europei
Firma di “Avvenire”, scrittore, Umberto Folena dà alle stampe un libro che aiuta a riflettere, a partire dal vocabolario, sulle attuali dinamiche comunicative e culturali. “Il cristianesimo – afferma l’autore – si salva se dà meno spazio ai predicatori e più spazio ai testimoni”
Si è discusso e scritto nei giorni scorsi attorno a un documento franco-tedesco che – secondo la vulgata – dovrebbe “lanciare” la Conferenza sul futuro dell’Europa. Della quale, in realtà, si discute da mesi, anche nelle sedi ufficiali fra Strasburgo e Bruxelles. Dunque, dov’è la novità? Le possibili risposte non mancano…
Emcdda (Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze) ed Europol diffondono i dati su produzione e consumi di sostanze illecite. Cannabis, cocaina, eroina, ecstasy contano milioni di dipendenti patologici. Un mercato in espansione, in grado di sfruttare le nuove tecnologie digitali. Tra i danni correlati, una ecatombe annuale di "consumatori", l'arricchimento delle mafie, tratta e corruzione. Le possibili risposte politiche, le azioni di contrasto, la necessaria prevenzione
Nella notte il via libera al budget 2020 da Parlamento e Consiglio dei ministri europei. 168,69 miliardi di euro in impegni e 153,57 miliardi in pagamenti: cifre considerevoli, che si trasformano in progetti e investimenti a favore dei cittadini e dei territori. Eppure non si va oltre l'1% dei Pil dei Paesi aderenti. Fondi per imprese, lavoro, sicurezza, migrazioni, Galileo, Corpo europeo di solidarietà: ma con più soldi si potrebbe fare molto di più
Lo storico e politologo dell'Università autonoma di Barcellona commenta per il Sir il voto del 10 novembre dal quale non emerge una netta maggioranza - di destra o di sinistra - che possa governare il Paese. Il premier Sanchez è indebolito dalle urne, i popolari risalgono la china, mentre si impone l'estrema destra nazional populista di Vox. Intanto fra i cittadini cresce l'insofferenza verso "una politica che non sa decidere". Quattro - secondo lo studioso - le possibili vie d'uscita: ma "la situazione è complicatissima"