Lo sgomento di fronte a quelle lunghe file di bare, ordinatamente allineate e pietosamente accompagnate dai mezzi dell’esercito nel loro ultimo viaggio.
Sono giorni di “clausura” per don Mario, parroco del duomo di Bolzano, e per il cappellano Timothy Meehan. La presenza a un corso prematrimoniale di un giovane risultato successivamente positivo al test del coronavirus, obbliga il sacerdote a non avere contatti con la gente. Tempo per la preghiera e il silenzio, ma anche la necessità di “organizzare a distanza” le funzioni religiose. Confida: “Questa situazione mi ha portato a pensare alle persone che in molte situazioni si trovano a vivere la solitudine”
“Are you religious?” chiede ai suoi “amici” il Museo Van Gogh di Amsterdam, nel post che accompagna il quadro “Comunità che lascia la chiesa riformata a Nuenen”
La rara malformazione cerebrale di cui soffre, costringe Matteo sulla sedia a rotelle, lo limita nella parola e nei movimenti. Ma non gli impedisce di ridere.