Non rischia più la chiusura l'istituto santa Dorotea di Thiene, che ospita una scuola primaria e una secondaria di primo grado per un totale di circa 150 alunni. In poco tempo, dopo diversi anni di trattative e ricerche di un nuovo ente gestore e di una nuove sede, si è trovata la soluzione. La scuola, a partire dall'anno scolastico 2022/23 sarà gestita dalla cooperativa veronese Cultura e valori, che da 20 anni si occupa di supportare e gestire le scuole paritarie cattoliche a rischio chiusura e troverà sede presso Casa insieme, a Thiene, una realtà gestita dalla Fondazione Pegoraro Romanatti.
Fra gli ospiti illustri di villa Immacolata c'è sicuramente il vescovo emerito Antonio Mattiazzo. Tornato più volte durante il ministero che svolse all’estero, a Roma e in Costa d’Avorio, diventato poi vescovo di Padova, ha trascorso alcuni giorni immediatamente precedenti l’ingresso in Diocesi. Ha tenuto incontri, celebrazioni liturgiche, settimane bibliche, esercizi spirituali per laici e ora vi risiede. Tanti quindi i ricordi legati alla casa.
Sono arrivate nel 1949, per "preparare" la casa, come fa una madre. E come una madre la loro presenza è associata al senso di accoglienza, allo stare bene. Sono le suore terziarie francescane Elisabettine che a Villa Immacolata si sono dedicate prima alla gestione pratica della casa e anche a quella economica, ora invece si è fatta più forte la dimensione spirituale. 61 le religiose che hanno prestato servizio dall'anno del loro arrivo a oggi, che sono rimaste in tre: suor Agnese Loppoli, la superiora, suor Milva Rossi e suor Giannagnese Terrazzin.
8,5 milioni di alunni rimasti a casa, dalle scuole d’infanzia alle superiori. 12,3% dei ragazzi tra 6 e 17 anni non aveva un pc o un tablet a casa prima della crisi Covid (2018-19). 24 su 28 la posizione dell’Italia in Ue rispetto alle competenze digitali dei giovani. Sono alcuni dati rilevati dall’Osservatorio sulla povertà educativa, curato in collaborazione tra Con i Bambini - impresa sociale e Fondazione Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. L'ultimo approfondimento riguarda la povertà educativa nell’emergenza Covid: il divario digitale è una dimensione della povertà educativa ma ora, non bisogna pensare solo alla diffusione di pc e tablet, ma anche alle modalità e capacità di fruizione. Insomma, è indispensabile un investimento educativo tecnologico.
A Villa Immacolata è forte la presenza delle donne: le Collaboratrici apostoliche diocesane, ma anche le lavoratrici. Ecco tre esperienze della casa: quella di Maria Elisa Baccaglini, part time in cucina, con una formazione e passione per l'arte e il restauro. Le due strade qui possono intrecciarsi e arricchirsi. Silvia De Franceschi e Luisa Ruzza, entrambe Cad, una infermiera, l'altra medico, qui tornano come volontarie.
La storia di Villa Immacolata si intreccia, per ben 50 anni, con quella di Sante Poggese, classe 1949, arrivato nella casa il 19 marzo 1970 senza sapere cosa fosse una casa di spiritualità. Ma pian piano si è immerso nel clima, nel silenzio, nella preghiera, nella meditazione. Qui ha lavorato per 50 anni, ha vissuto e continua a essere presenza fissa e costante, un volto accogliente e rasserenante, due mani che si danno da fare per curare il giardino o fare altri piccoli servizi. È la memoria storica di questa oasi
Dal 6 al 24 luglio nell'unità pastorale di Due Carrare c'è lo "special grest". Dalle 16 alle 18.30, con ingressi e uscite scaglionati, i bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni possono divertirsi in attività e laboratori all’aperto. Obiettivo: riallacciare le relazioni, anche se a distanza, e vivere un’esperienza di crescita riscoprendo una nuova dimensione di vicinanza
Sabato 11 luglio alle ore 18, in piazza della Vittoria a Genova ci sarà la santa messa solenne e padre Tasca riceverà, per le mani del cardinale Angelo Bagnasco, la consacrazione episcopale e farà il suo ingresso come Arcivescovo Metropolita della Chiesa Genovese.
L’idea è nata dai giovani volontari: perché non accogliere i coetanei, dai 15 anni in su, e far conoscere loro – di sera – la realtà dell’Opera della Provvidenza attraverso il gioco?