«Io ho aspettato di essere veramente molto grande. Hanno tutti molta paura, soprattutto da giovani. I nostri genitori facevano figli a 25 anni o meno, io a quell’età sarei stato disperato, non avrei saputo cosa fare! Si è un po’ più egoisti, almeno io lo sono stato, pensi che avere un bambino sia un peso e gli amici non ti aiutano, ti ricordano che non potrai più svegliarti a mezzogiorno. Forse la gente è un po’ più pigra, vedono il figlio come una perdita di tempo, ma è un peccato perché è un’esperienza che consiglio a tutti».
Era l’ottobre 1992 quando Lampedusa, per la prima volta, si è dovuta confrontare con lo sbarco di un gruppo di personestraniere, giunte nella maggiore delle Pelagie via mare, a bordo di quello che poi avremmo chiamato barcone.
Nel presbiterio della Cattedrale, la Chiesa stretta attorno al feretro di un prete e di un uomo che negli ultimi decenni ha offerto visioni e indirizzi chiari per il cammino della Diocesi di Padova. Le parole del vescovo Claudio, la presenza dei vescovi oriundi padovani, il riconoscimento delle autorità, il numero impressionante dei presenti. Dallo stile di don Paolo un viatico per l'annuncio del Vangelo oggi e nel futuro.
È stato un weekend di Pasqua «straordinario» in termini di presenze turistiche a Padova, in Veneto, in tutta Italia. L’aggettivo è il più gettonato nei giornali di inizio settimana, che fanno la rassegna puntuale di tutti i luoghi e le attrazioni prese letteralmente d’assalto da locali e visitatori nei giorni di festa. Siamo dunque tornati al pre pandemia, almeno per quanto riguarda la parte economica della questione.
È sempre curioso assistere alle lamentele di chi – avendo un ruolo e pensando di svolgerlo al meglio, con umiltà, senza porsi in primo piano, con abnegazione – rivendica la considerazione, l’elogio o anche il premio da parte di un suo superiore, di un responsabile, di chi rappresenta l’istituzione o l’autorità.
Sarà finanziato con 910 mila euro di fondi legati alla missione 5 del Pnrr – Inclusione e coesione – il progetto della Fondazione Nervo Pasini presentato dal Comune di Padova che prevede la riqualificazione delle Cucine economiche popolari (Cep) e di tutti i servizi connessi, che comprende anche l’ipotesi del trasferimento dall’attuale sede di via Tommaseo 12 a via Tommaseo 47, negli attuali locali della canonica e del centro parrocchiale del Tempio della pace, al momento inutilizzati.
Gentile direttore, le scrivo quasi d’impulso, dopo il contenuto dell’articolo “La Chiesa con le braccia aperte” (La Difesa di domenica 19 marzo, pagina 15). Saranno passati almeno 17 anni da quando ho accompagnato il mio allora “fidanzato” a confessarsi alla basilica del Santo
In questo inizio di primavera (ma davvero c’è stato l’inverno quest’anno?) ci sono due parole che fanno da filo rosso: scelte coraggiose. A voi cari lettori di questo giornale sarà forse tornato alla mente il messaggio con cui il card. Zuppi ha aperto lunedì scorso il consiglio permanente della Cei.