Come l’opera di Boccaccio, ritenuta a torto blasfema e anticristiana, può ancora oggi rappresentare un argine e una cura contro il disordine morale e il non-senso.
Tre proposte di lettura per parlare di cristianesimo. Tre libri che, da prospettive diverse, narrano il modo di essere cristiani: dalla "dissidenza" nella letteratura al confronto tragico con le derive della Storia, passando per chi, invece, la Storia l'ha attraversata. Si parla quindi di scrittori che hanno fatto i conti col cristianesimo; di protagonisti del nostro tempo; di pagine difficili della Chiesa durante il nazifascismo.
I suoi personaggi, quando arrivano alla fede, lo fanno nel dolore per sé e per gli altri, nella consapevolezza che solo il dono dell’Altro e quello di sé possono conciliare quella sofferenza con la felicità.
Sono innumerevoli le testimonianze dirette della della Shoah, ma altrettante sono quelle che ci sono giunte attraverso la letteratura, la saggistica, la musica, il cinema. “Scrivilo. Scrivilo. Con inchiostro comune/ su carta comune: non gli fu dato da mangiare,/ morirono tutti di fame. Tutti? Quanti?/ E’ un grande prato. Quant’erba/ è toccata a testa? Scrivi: non lo so”. La memoria è anche quella di chi, come la grande poetessa polacca Wisława Szymborska, invitava chi poteva a ricordare attraverso il racconto e la scrittura, per evitare la negazione e la rimozione
“Il Quinto Evangelio” tra l’altro, è stato un punto di riferimento nella nostra letteratura: ha iniziato quello che poi sarebbe stato un vero e proprio filone, il ritorno al medioevo.
Su di lui, da settecento anni, aleggia una domanda: perché è rimasto? Perché è nel paradiso, per usare parole sue, non solo della letteratura ma dell’immaginario collettivo planetario, in compagnia di Shakespeare e del suo amato Virgilio? Non basterebbe una sola definizione, perché il genio non è incapsulabile in rigidi schemi teorici, ma si potrebbe dire che rappresenta, citando Harold Bloom, il Canone per eccellenza del suo tempo. E tra l’altro non basterebbe, perché lui, come pochi altri, è riuscito a raccogliere l’eredità del passato senza rimanerne schiacciato, per poi rimodellarla in modo tale da farne il futuro, non solo della letteratura