“Andiamo avanti insieme. Non vi abbandoneremo”. È quanto afferma il vescovo di Nizza, mons. André Marceau, in un video messaggio di solidarietà alle popolazioni duramente colpite dal maltempo che nel fine settimana ha flagellato la Costa Azzurra, in Francia, e il Nord-Ovest italiano. Ancora incerto è il bilancio definitivo del numero delle vittime.
Situazione sempre più difficile lungo i confini del Nagorno-Karabakh tra Armenia e Azerbaigian. Sono almeno 320 le vittime cadute sul fronte, anche se si contano morti tra le popolazioni civili di entrambi i Paesi. A perdere la vita sono soprattutto ragazzi dai 18 ai 24 anni. In Armenia sarebbero già 1.200 le famiglie rifugiate mentre a Yerevan arrivano i feriti dal fronte, ma mancano medicine e protesi per gli arti. Raggiunto telefonicamente, l’arcivescovo Raphaël François Minassian lancia un appello all’Unione europea: “La vita dell’uomo è molto più preziosa del petrolio e del gas. Non permettiamo che gli interessi sporchino le mani dei potenti. Non permettiamo che per un pugno di dollari si scateni la guerra e si uccida. È una pazzia che dobbiamo fermare”
Intervista al card. Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso: “Papa Francesco desidera una Chiesa in uscita, amica dei più poveri, in dialogo con tutti e, alla luce del Vangelo, ricorda a tutti la centralità dell’essere umano e la sua innata dignità. È evidente che ben volentieri cerchi 'alleati ed amici' soprattutto fra coloro che possono attingere ad un ricco patrimonio spirituale e ad una millenaria saggezza quali le persone di altre tradizioni religiose. Da soli non ci si salva”
“Come dire addio ad una persona che stava bene fino a pochi giorni prima ed è morta all’improvviso? Come dire addio ai propri cari senza avere avuto la possibilità di celebrare i funerali? Come dire addio a chi ci manca e non rivedremo più?”.
“Stiamo vivendo una situazione mondiale molto grave che la pandemia ha peggiorato spargendo un fumo di tristezza e paura. Di fronte ad una sfida così grande, abbiamo bisogno di una risposta di bene altrettanto se non maggiormente grande. Al male, creato dalle ingiustizie sociali, l’umanità deve rispondere con il Bene. Il Papa lo ha capito e sta proponendo un patto di fratellanza”. Parla Shahrzad Houshmand Zadeh, teologa musulmana e docente alla Facoltà di studi orientali all'Università La Sapienza
Una solenne preghiera per la pace e la sicurezza dell’Armenia e della Repubblica dell’Artsakh (o Repubblica del Nagorno-Karabakh) è stata celebrata ieri nel Monastero di San Gayane che si trova nel Sacro Etchmiadzin, a 20 chilometri da Yerevan, sede del Catholicos Karekin II, capo e patriarca supremo della Chiesa apostolica armena e di tutti gli armeni.
Sono 400 i preti e gli anziani religiosi che hanno perso la vita in Europa a causa del Coronavirus. È quanto emerge da un corposo Rapporto redatto dal Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee) per indagare su come la Chiesa in Europa ha reagito durante la pandemia da Covid-19. Nel suo contributo, la Conferenza episcopale italiana scrive: “Abbiamo imparato, almeno in parte, ad essere attenti per davvero alle cose che ci succedono. Tanta generosità è venuta fuori, tante piccole storie di “eroi” che hanno permesso a tutti di non perdere la speranza”
“Se la relazione fa parte della nostra natura, allora ogni chiusura agli altri per difendere se stessi, ogni interesse individuale, fino a lucrare sulle sventure, è contro la dignità personale, contro la collettività: è contro i diritti umani. Nessuno deve essere escluso, anche nella distribuzione del vaccino”.
Nessun Paese si tiri indietro nella gestione dei migranti che arrivano ai confini più estremi dell’Europa e venga respinta ovunque la politica della paura e della dissuasione.