Maria Chiara Biagioni

Maria Chiara Biagioni

Fr. Matthew: “A Taizè semi di fiducia che possono generare pace”

Dopo Madrid, Breslavia, Torino e Rostock, il 46° Meeting europeo di Taizé si svolgerà a Lubiana, capitale della Slovenia, da giovedì 28 dicembre 2023 a lunedì 1° gennaio 2024. Arriveranno in migliaia da tutta Europa, anche dall’Ucraina e da altri Paesi del mondo. “Quando viene data ai giovani l’opportunità di incontrare persone di altre nazioni, gli stereotipi cadono”, dice fr. Matthew, priore della comunità di Taizé in questa intervista al Sir: “E scoprono nell’altro un'umanità comune. E se siamo cristiani, un cammino comune nella fede. Attraverso questi contatti personali può nascere qualcosa di bello”

Ucraina: massiccio attacco su tutto il Paese. Condanna e cordoglio del Consiglio delle Chiese

“Esprimiamo il nostro cordoglio alle famiglie ucraine che hanno sofferto e continuano a soffrire a causa delle azioni terroristiche della Russia. Ringraziamo le forze di difesa ucraine e chiediamo a Dio di benedire il loro servizio con il successo e la vittoria. Preghiamo per il popolo ucraino e per ogni persona, affinché l’Onnipotente ci dia la tempra ad essere forti nello spirito e a sconfiggere il male!”. 

Taizé: messaggio di Ursula von der Leyen (Ue) ai giovani riuniti a Lubiana, “la riconciliazione è sempre possibile”

“Il mondo intorno a noi si sta fratturando e polarizzando. La guerra tornò in Europa e nel Medio Oriente. La fede è usata per separare le persone invece di riunirle. Forze estreme stanno cercando di seminare divisione all’interno delle nostre società, invece di promuovere la cooperazione per il bene comune. Tutto questo è pericoloso, ma niente di tutto ciò è inevitabile. La storia di Taizé – e dell’Europa – ci insegna che la diversità non deve portare alla divisione e che la riconciliazione è sempre possibile”.

Ucraina: si cercano reclute. Il paese ha bisogno di nuovi soldati. “Mamma, sono in un’unità militare”

Nell’Ucraina che ha bisogno di nuovi soldati da impiegare sul fronte, succede anche questo: casi di reclutamento forzato e corruzione per evitare di partire per il fronte. Il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato nella conferenza stampa di fine anno, la necessità di mobilitare nelle forze armate fra i 450mila e i 500mila uomini. “I ragazzi impegnati da ormai due anni sul fronte, hanno bisogno di essere sostituiti da altri uomini”. I soldati inoltre stanno morendo o vengono feriti. Il loro numero è top secret ma è evidente che “il sistema ha bisogno di nuove ‘risorse umane’”.

Ucraina. Nel centro medico dove si curano i soldati. Corpi giovani devastati e mutilati. Sono i “segni” della guerra

“La guerra è una cosa terribile. Ed è impossibile oggi capire perché nel XXI secolo una simile tragedia sia ancora possibile”. Ivan Yavorskyi è il direttore del più importante centro medico di tutta l’Ucraina dove arrivano i soldati feriti sul fronte da tutto il Paese. L’età è giovanissima: 22, 23, 27 anni. Le ferite sono profonde, devastanti, complesse. Braccia “in ricostruzione”. Mani con le dita tagliate. Gambe mutilate. La maggior parte dei traumi sono causate da esplosioni di mine. Il trauma psichico resterà per sempre e anche se la guerra dovesse finire, una delle più grandi sfide sarà quella di lavorare per evitare i suicidi.

Natale in Ucraina. S.B. Shevchuk: “La gente si chiede: ma è lecito festeggiare mentre qualcuno piange?”

È l’arcivescovo maggiore di Kyiv, Sviatoslav Shevchuk, a raccontare in questa intervista al Sir e ad Avvenire con quale spirito l’Ucraina si sta preparando a vivere il Natale: “La guerra sta causando nel popolo ucraino una grande ferita”, dice. “Non c'è famiglia che non pianga qualcuno caduto in combattimento. O che non viva con apprensione e paura la situazione di un figlio o di un marito che sta combattendo sul fronte”

App e canali social per capire da dove arrivano missili e droni ma la vita a Kyiv va avanti

Oltre alle app che avvisano degli allarmi, ci sono canali come “Oficiinyi Radar” o “Kyiv Info” che danno in tempo reale notizie sui lanci dei droni e dei missili. A seconda da dove arrivano, si capisce cosa fare e dove andare. E’ una situazione di allerta continua a cui gli abitanti della città di Kyiv in qualche modo si sono abituati. C’è addirittura qualcuno che ha uno zaino preparato la sera e sempre pronto in caso di allarme con dentro documenti e le cose più importanti. La città fa i conti con i suoi morti. La storia di Tetiana, sorella di Oleksandr Shapoval, primo ballerino dell’Opera Nazionale Ucraina, morto nella regione di Donetsk mentre combatteva sul fronte.

Ucraina. Don Grynevych: “Ci vorrà tempo per piangere sui morti e risanare le ferite della guerra”

Caritas-Spes Ucraina copre attualmente 23 regioni, è presente in più di 15.000 insediamenti, comprese le zone di prima linea. Grazie al sostegno dei partner, dall'inizio della guerra su vasta scala, sono state complessivamente 1.048.546 le persone assistite. Ma sono i morti il vero “choc” di questo popolo. “Non c’è famiglia che non abbia subito un lutto”, racconta il direttore della Caritas-Spes Ucraina. “Ci sono madri che hanno perso un figlio e tante altre che cercano notizie di figli scomparsi o semplicemente che non rispondono più al cellulare e di cui si sono perse le tracce”