Parla da Mosca l’arcivescovo cattolico Paolo Pezzi: “Il rischio è che ci sia il progredire di una divisione tra buoni e cattivi quando invece Cristo è risorto per tutti”. “Proprio perché ci sono delle ferite profonde, è l’occasione di poter guardare queste ferite attraverso le piaghe della Croce. E questo per me è una possibilità per ricominciare. Il nostro sguardo oggi si rivolge alle piaghe del Crocifisso che sono le piaghe della paura, della disperazione, dell’angoscia, della fatica, dei soldati feriti e morti, delle madri divenute vedove, dei bambini divenuti orfani e molti dei quali sono accomunati dall’essere profughi, dall’aver dovuto lasciare in fretta e furia le proprie case e i propri beni senza sapere che cosa fare, senza sapere se ci sarà la possibilità un giorno di tornare”
Lettera del card. Hollerich e del rev. Krieger ai presidenti Putin e Zelensky: “Tra pochi giorni, i cristiani di tutto il mondo ricorderanno la passione e la morte di Gesù Cristo e celebreranno la sua risurrezione. Queste celebrazioni pasquali sono al centro della fede cristiana e sono il culmine dell'anno liturgico”. Nel 2022, la Pasqua fissata dal calendario gregoriano è domenica 17 aprile in Europa occidentale. Nell'Europa orientale, come stabilito dal calendario giuliano, cade domenica 24 aprile. "Chiediamo un cessate il fuoco generale nel conflitto tra i vostri due Paesi per dare ai cristiani di Russia e Ucraina, sorelle e fratelli in Cristo, l'opportunità di celebrare la Pasqua in pace e dignità”
Anche il Patriarca Bartolomeo invia aiuti in Ucraina. E’ arrivato a Kiev il primo carico di aiuti umanitari, medicinali e forniture mediche, cibo e vestiti, organizzato dal Patriarcato ecumenico in aiuto degli ucraini colpiti dall’aggressione russa.
È stata distrutta la sede della Caritas Ucraina di Mariupol e ci sono vittime. A dare la notizia è stata la Caritas Ucraina su Twitter e, raggiunta questa sera dal Sir, la presidente dell’organizzazione Tetiana Stawnychy ha confermato purtroppo l’informazione.
“La Settimana Santa è già iniziata. Stasera arriverà a Kiev in nunziatura il card. Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità ed inviato speciale del Santo Padre per gli aiuti umanitari in Ucraina. Sarà quindi una bellissima occasione per vivere tutto il triduo pasquale insieme a sua eminenza che per me sarà anche un segno di grandissima vicinanza del Papa in persona”.
Settimana Santa a Kiev dove il processo di riconciliazione e perdono è continuamente sfidato dalla distruzione “deliberata” di case e ospedali, dai corpi ancora da estrarre dalle macerie, dalle mine deliberatamente lasciate dappertutto, dalle lavastoviglie ai bagagliai delle macchine. La racconta al Sir è il nunzio apostolico, mons. Visvaldas Kulbokas: "la guerra spinge in una spirale sempre più malefica e feroce da cui è sempre più difficile uscire fuori. Ma da credenti, da cristiani, diciamo: Signore, Tu puoi tutto, Tu puoi cambiare i cuori di tutti, anche il cuore di chi è responsabile di questo disastro. Invochiamo allora la tregua e la pace come un dono, come un vero miracolo di Dio. Se crediamo nella Resurrezione di Gesù che è il più grande dono per noi ma anche un miracolo umanamente impossibile, allo stesso modo crediamo per noi nel miracolo della pace”
Le dichiarazioni del Patriarca di Mosca Kirill a sostegno del conflitto militare in corso in Ucraina e a favore del presidente russo Putin stanno provocando nel mondo ecumenico un vero e proprio scossone tanto da spingere molti a chiedere al Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) di "espellere" il Patriarcato di Mosca. Il Sir ha girato la domanda direttamente al segretario generale ad interim, il Rev. Ioan Sauca. “Ci sentiamo tutti arrabbiati, frustrati, delusi e, umanamente ed emotivamente, tendiamo a prendere decisioni immediate e radicali. Tuttavia, come seguaci di Cristo, ci è stato affidato il ministero della riconciliazione e dell'unità. Sarebbe molto facile usare il linguaggio dei politici ma siamo chiamati a usare il linguaggio della fede. È facile escludere, scomunicare, demonizzare; ma siamo chiamati come Wcc ad essere una piattaforma di incontro, dialogo e ascolto anche se e quando non siamo d'accordo”.
“I nostri sguardi sono tristi, ma è incredibile che tutti siano rimasti vivi”. Con queste parole il vescovo della diocesi cattolica latina di Kiev mons. Vitalii Kryvytsky, ha annunciato sulla sua pagina facebook che il seminario teologico di Vorzel è stato saccheggiato.
Funzione commemorativa ieri sulle fosse comuni di Bucha. A presiederla Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev e capo della chiesa greco-cattolica ucraina, che ha reso visita alle città di Irpin, Bucha e Gostomel liberate dall’occupazione russa. Ad Irpin, l’arcivescovo ha visitato la Chiesa della Natività della Beata Vergine e a Bucha ha pregato su una delle fosse comuni in memoria “di tutti gli innocenti uccisi dagli occupanti”