È stata una edizione sportivamente scintillante, ricca di exploit, con campioni affermati e nuove stelle del firmamento olimpico. Ci sono state molte polemiche, ma l'edizione 2024 sarà ricordata soprattutto per l’alto valore delle prestazioni e per la grande sportività che ha caratterizzato tutti gli atleti
A Parigi sarà presente per la terza volta consecutiva ai Giochi olimpici la “Refugee olympic team”, la squadra olimpica dei rifugiati. Creata dal Comitato internazionale olimpico (Cio) nel 2015, in questa edizione sarà composta da 37 atleti di diversa provenienza, che vivono in 15 Paesi ospitanti, e gareggeranno in 12 sport diversi: un numero crescente rispetto agli originali 10 del 2016 e ai 29 di Tokyo 2020. A Parigi il Team rappresenterà oltre 100 milioni di sfollati a livello globale
C’è un rapporto antico, tra sport e comunicazione, che mette le basi nei Giochi Olimpici dell’Antica Grecia e che si è riproposto e sviluppato con l’idea dei Giochi del Barone De Coubertin. Gli antichi campioni e le loro vicende sportive venivano cantate, narrate, per anni i loro nomi venivano esaltati: nei templi e negli stadi delle città greche c’erano i loro ritratti, venivano osannati, ed erano premiati con offerte sia in denaro sia con doni di varia natura. “Non è cambiato niente, da allora, il campione olimpico fa notizia, viene osannato, di lui si parla, si cantano le vittorie e si analizzano le sconfitte. Così era a Olympia, così sarà a Parigi tra meno di un mese”, dice al Sir Enzo Cappiello, segretario generale della Ficts - Federazione internazionale cinema e televisione sportivi
La nazionale azzurra di calcio è attesa da diverse migliaia di nostri concittadini che in Germania abitano, lavorano. Siamo alla 4ª generazione che mantiene alto il senso di origine: e se le nuove generazioni sono oggi formate da giovani nati e cresciuti in quelle città industriali, minerarie, che – diciamo – accolsero i loro nonni e bisnonni dopo la prima guerra mondiale e poi con la grande emigrazione verso il nord Europa del secondo dopoguerra, ciononostante la maglia azzurra è sempre un richiamo di unità e passione. Sentirsi stranieri è un attimo per chi è emigrante
Mentre prosegue il viaggio della fiamma olimpica attraverso le strade di Francia, direzione Parigi 2024, non sono poche le voci che in questi anni si domandano se l’attuale dimensione "monstre" delle Olimpiadi (e da qualche edizione anche dei Giochi paralimpici) rispetti quell’olimpismo originario. Secondo il giornalista e scrittore, "l’Olimpiade sta diventando sempre più un esempio di evento lontano non solo dall’antico prototipo greco ma anche dal modello riabilitato dal barone De Coubertin"
Quando i primi soldati tedeschi, acquartierati nei bunker lungo la costa della Normandia, videro arrivare dal mare l’immensa flotta Alleata, era l’alba del 6 giugno 1944, il D-Day.
Decine di migliaia di agricoltori stanno protestando in tutta la Germania dall'inizio della settimana contro i tagli previsti ai sussidi federali al comparto agricolo previsti dal governo. Esperti e associazioni della società civile avevano già avvertito in anticipo che le proteste agricole sarebbero state prese in mano dalle forze radicali di destra. Su questo richiamano l'attenzione anche i vescovi tedeschi, mentre le associazioni degli agricoltori si difendono dall'accusa. Fin dalle prime ore del mattino di lunedì 8 gennaio, gli agricoltori di tutta la Germania hanno manifestato contro la politica agricola del governo federale.
Si concludono oggi a Berlino gli Special Olympics World Games, a cui stanno partecipando atleti provenienti da oltre 190 nazioni. La missione di Special Olympics (che conta oltre 5,2 milioni di affiliati nel mondo) è quella di dare l’opportunità di allenarsi e gareggiare, in una varietà di sport olimpici, a bambini ed adulti con disabilità intellettive durante tutto il corso dell’anno. Migliaia di atleti con disabilità mentali e multiple competono in 26 sport
Un connubio di speranza e fiducia, in un periodo grave per la guerra, la crisi energetica, i problemi dei profughi e la crisi sociale, ha dato adito a una serie di proposte per l’Avvento, che sia in Austria sia in Germania, vanno sulla linea della tradizione storica come dell’innovazione tecnologica. Dai portali delle Conferenze episcopali agli ordini religiosi, alle associazioni cattoliche, è un susseguirsi di iniziative di spiritualità e riflessione.