“Non posso fare come se non fosse successo nulla oggi”: Emmanuel Macron si è rivolto ai francesi questa sera, poco dopo le 21, quando era appena iniziato lo spoglio delle schede nei seggi che si erano chiusi alle 20, per annunciare la scelta di sciogliere l’Assemblea nazionale e indire le elezioni legislative per il 30 giugno (e 7 luglio per il secondo turno).
Il Consiglio d’Europa ha proposto a Berlino una giornata di riflessione tra comunità religiose, atenei e istituzioni: tema del confronto la salvaguardia e il rafforzamento delle democrazie in Europa. Numerosi i contributi da esponenti di cristianesimo, ebraismo e islam. Bjørn Berge (CdE): "imparare da voi il metodo del dialogo". Il parere del segretario generale della Commissione degli episcopati dell’Unione europea
“Chiarezza, impegno e profondità” sono tre atteggiamenti che ci si attende dai rappresentanti delle religioni che si riuniscono oggi a Berlino, nel contesto della conferenza organizzata dal Consiglio d’Europa “Come l’impegno interreligioso può aiutare a rinvigorire le democrazie europee?”.
Via con il quinto mandato, per altri sei anni, con l’86,5% dei consensi raccolti dai tre giorni di voto nella Federazione Russa: Vladimir Putin ce l’ha, ovviamente, fatta, con numeri da vero e proprio dittatore. Un abisso di distanza dai suoi concorrenti-farsa. Ieri alle 12, è scattata la protesta “mezzogiorno contro Putin” con l’iniziativa lanciata da Yulia Navalanaya, moglie dell’oppositore ucciso il 16 febbraio scorso, di ritrovarsi davanti ai seggi elettorali, e annullare la scheda scrivendo il nome di Alexsey Navalny. File si sono formate, soprattutto a Mosca e San Pietroburgo, ma nulla che potesse far pensare a un sollevamento popolare. Ovviamente non si saprà mai il numero di schede annullate
Anonimato è la parola d’ordine per chi vuol vivere in Russia, pur pensandola diversamente dal presidente in carica. Per salvare la libertà, il posto di lavoro, i propri cari, bisogna tacere. Anonimato deve garantire il Sir a un accademico moscovita che ha accettato di rispondere ad alcune domande sulla Russia alla vigilia delle elezioni presidenziali del 15-17 marzo: il tema è “molto delicato” e c’è una “enorme macchina repressiva che si sta muovendo in Russia”, spiega il nostro interlocutore da Mosca
Accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio per un cambio di passo sulle norme europee in materia di migrazione e asilo, il tutto contenuto in cinque distinti regolamenti, che definiscono come condividere la gestione dei flussi tra gli Stati membri e cosa fare in caso di improvvisa crisi migratoria.
Ce l’ha fatta il leader di estrema destra Geert Wilders: il suo partito occuperà il 25% dei 150 seggi della camera bassa dei Paesi Bassi (probabilmente 35/37 seggi) e lui dovrà formare un governo. “Una vittoria mostruosa”, la definisce il quotidiano olandese deVolkskrant, perché è così schiacciante (le previsioni lo davano al 18%) da mettere i rivali di Wilders, Frans Timmermans, Pieter Omtzigt e Dilan Yesilgöz, “in una posizione difficile”: soprattutto Yesilgöz e Omtzigt, che avevano aperto alla possibilità di una coalizione “si trovano improvvisamente” di fronte alla domanda se “osano governare sotto” Wilders.
Fra il 6 e il 9 giugno 2024 i cittadini dei 27 Paesi membri dell'Unione europea si recheranno ai seggi per rinnovare la composizione dell'emiciclo di Strasburgo. Una grande prova di democrazia. Presentiamo, in due puntate, il profilo dell'Eurocamera: come si vota, il "profilo" dei deputati, i gruppi politici. E qualche curiosità