Silvia Guzzetti

Silvia Guzzetti

Regno Unito. La pandemia raccontata dal medico: “Abbiamo lasciato morire dei pazienti”

Chris Harvey, specialista in malattie respiratorie acute, lavora al Glenfield Hospital di Leicester in uno dei reparti di rianimazione in prima linea nella lotta contro il coronavirus. Al Sir confida 12 mesi di lotta al Covid, dai morti in corsia fino alla situazione attuale fortemente migliorata grazie a una efficace campagna vaccinale. L'isola è stata duramente colpita dalla pandemia e la popolazione ne ha fatto le spese. Oggi mette in guardia: "pensare di abbandonare mascherine, distanza e gel e sarebbe un vero disastro"

Elizabeth e Ignatius, accanto ai poveri della Rivoluzione industriale inglese. Mons. McMahon (Liverpool): “Ci indicano la strada da percorrere”

Ignatius Spencer ed Elizabeth Prout, dichiarati venerabili da Papa Francesco, sono, secondo l’arcivescovo di Liverpool Malcolm McMahon, figure di grande attualità. “Sono due santi molto adatti al momento che stiamo vivendo perché erano completamente dediti ai poveri sia dal punto di vista fisico che spirituale”. “Penso che questa crisi ci abbia insegnato a mettere gli altri prima di noi stessi – dichiara al Sir – e ci abbia fatto scoprire la nostra straordinaria capacità di aiutare chi ci sta vicino”

Brexit. Mons. Arnold (Inghilterra e Galles): “Il Paese si sta avviando ad imparare una dura lezione: da soli si sta peggio”

A dieci giorni dopo l'entrata in vigore della Brexit, mons. John Arnold, portavoce della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, non nasconde la sua delusione. Ha sempre creduto fermamente nel sogno europeo e ritiene che l’uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea sia stata una sconfitta per il suo Paese: “L’Europa dovrebbe riunirsi come un’unione di ventotto nazioni per affrontare unita sfide globali importanti come la protezione dell’ambiente, l’accoglienza dei migranti e la lotta al traffico umano”, spiega in questa intervista al Sir, “Abbiamo più successo quando lavoriamo insieme”

Un Natale diverso per i cattolici inglesi. Il vescovo Arnold: “Pensare agli altri e non soltanto a noi stessi”

Questo Natale la Chiesa cattolica inglese chiederà ai suoi fedeli di andare a Messa una volta soltanto e di esercitare tanta prudenza perché il virus circola ancora ed è pericoloso. È il vescovo John Arnold, responsabile della diocesi di Salford, che comprende la città di Manchester, buona parte del nord ovest inglese e circa trecentomila fedeli, a raccontare al Sir come i cinque milioni di cattolici inglesi si preparino a celebrare la nascita di Gesù. “Penso che le chiese siano posti sicuri perché il numero di ingressi è limitato e, in molti casi, bisogna prenotare. Manteniamo la distanza di due metri e igienizziamo le mani.” - spiega il vescovo Arnold - “Abbiamo anche lanciato l’invito a frequentare una sola Messa, tra la vigilia di Natale e Capodanno, cosi da non rendere il carico di lavoro eccessivo per i sacerdoti e i volontari che devono igienizzare le chiese”

Regno Unito. Gender, le nuove linee guida del ministero dell’Istruzione contro stereotipi frettolosi

In questi anni nel Regno Unito è toccato alla Chiesa cattolica difendere una verità condivisa da molti: che essere uomo o donna non è soltanto una costruzione culturale, ma un dato di realtà. In Gran Bretagna il gender - pericolosa “colonizzazione ideologica”, come l’ha definito Papa Francesco - occupa da anni spazi importanti, come le lezioni di educazione sessuale, sostenendo che tocca a noi, fin da bambini, scegliere una certa identità sessuale. Ma quest’anno, alla fine di settembre, per la prima volta, si registra un cambiamento di tendenza. Il ministero dell’Istruzione infatti ha pubblicato nuove linee di guida secondo le quali è sbagliato ritenere che un bambino potrebbe appartenere a un sesso diverso soltanto in base ad alcune preferenze da lui o da lei manifestate