Stefano De Martis

Stefano De Martis

David Sassoli. A un anno dalla morte, un libro lo ricorda attraverso i suoi discorsi

“David Sassoli ci manca”. Lo scrive in maniera schietta e diretta Sergio Mattarella nella prefazione del libro “David Sassoli. La saggezza e l'audacia. Discorsi per l'Italia e per l'Europa”, edito da Feltrinelli che esce a un anno della scomparsa dell'allora presidente del Parlamento europeo. La sua morte prematura, l'11 gennaio 2022, suscitò in Italia e in tutta Europa un grande moto spontaneo di dolore e partecipazione

Approvato il decreto legge per la gestione dei flussi migratori

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge intitolato “Disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori e la semplificazione procedimentale in materia di immigrazione”. In realtà si tratta in tutta evidenza di un intervento sulle modalità di azione delle ong impegnate nel soccorso ai migranti. Questo almeno è il baricentro del provvedimento.

Corsa contro il tempo per approvare il ddl bilancio: presentati più di 2mila emendamenti

In questo ultimo scorcio dell'anno l'attività parlamentare è monopolizzata dal varo della manovra economica. La corsa contro il tempo per l'approvazione del disegno di legge di bilancio entra nel vivo giovedì 17 dicembre, con l'avvio dell'esame degli emendamenti nella competente commissione della Camera. Tra gli oltre 2000 emendamenti presentati dai deputati (la scadenza era il 7 dicembre) circa 450 sono stati “segnalati” dai diversi gruppi e sono quelli che saranno effettivamente vagliati dalla commissione bilancio di Montecitorio. L'approdo all'Aula è programmato per il 20 dicembre, con l'intenzione di concludere tra il 22 e il 23.

Mattarella: “L’impegno assunto in sede europea va onorato”

Solidarietà e interdipendenza, equità e diritti per tutti gli italiani. Da Monza, dov'è intervenuto al primo Festival della Regioni, il Capo dello Stato ha indicato le condizioni da rispettare per attuare secondo Costituzione quella che si suole definire “autonomia differenziata”. E lo ha fatto richiamando i discorsi dei due “governatori” di opposti schieramenti politici che lo avevano preceduto sul palco

Corte Costituzionale: le scelte del legislatore in pandemia non sono state né irragionevoli né sproporzionate

La Corte costituzionale ha respinto, a vario titolo, tutti i ricorsi che le erano pervenuti in chiave “no vax” attraverso undici questioni di legittimità sollevate da cinque uffici giudiziari. Nel mirino dei ricorrenti soprattutto il decreto, poi convertito in legge, con cui nell'aprile dello scorso anno il governo Draghi aveva introdotto per il personale sanitario e altre categorie di lavoratori pubblici l'obbligo della vaccinazione contro il Covid. La pronuncia della Corte costituzionale era molto attesa sul piano pratico perché, anche se ormai l'obbligo è superato (tanto più con l'anticipo deciso dall'attuale governo), ci sono ancora in ballo le richieste di risarcimento da parte di coloro che sono stati sanzionati