Stefano De Martis

Stefano De Martis

Manovra economica 2020: i punti principali del testo approvato

Altri interventi in materia economica sono compresi nel cosiddetto “milleproroghe”, il decreto che in origine serviva per reiterare le misure in scadenza prima della fine dell'anno. È ormai dal 2005 che i governi adottano questo provvedimento, diventato con il tempo sempre più ampio e variegato nei contenuti, al punto che alcuni lo definiscono una sorta di “manovrina” economica aggiuntiva. Nell'ultimo Consiglio dei ministri prima di Natale anche il Conte 2 ha approvato il suo “milleproroghe” ma lo ha fatto con la formula “salvo intese”. Segno che non c'è ancora accordo su molti punti del decreto e che per conoscerne il testo articolato bisognerà attendere altri passaggi politici e finalmente la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale

Governo alla prova del Mes: cosa prevede la mozione approvata dal Parlamento

Bisogna ricordare che il Mes (o Fondo salva-Stati) esiste già dal 2012 ed il suo fine è quello di intervenire in caso di gravi crisi economico-finanziarie. I negoziati per ridefinire alcuni aspetti del Trattato istitutivo sono iniziati nel marzo 2018 e quindi fino alla scorsa estate sono stati condotti per l’Italia dal governo M5S-Lega. Trattandosi di una materia complessa e specialistica sono ovviamente possibili valutazioni di segno diverso, ma di fatto l’accordo tra gli Stati era stato già raggiunto a luglio e non attraverso riunioni segrete

Rapporto Censis 2019: “Una società ansiosa e macerata dalla sfiducia”. Ma non tutto è perduto

Il Rapporto vede “nubi nere all'orizzonte dell'economia mondiale” e gravi fenomeni di “corrosione” delle “giunture” e delle “guarnizioni” del sistema Paese. “La società italiana – rileva il Censis nelle Considerazioni generali, che danno la chiave di lettura del Rapporto – ha guardato a lungo inerte il cedimento delle sue strutture portanti”, come se si trattasse dell'ennesimo episodio del ciclo di crisi e ripartenze, “con un cinico adeguamento alla navigazione inerziale”. Ora, però, “a questo cedimento, puntellando se stesso, il nostro Paese sta cercando una soluzione”, “vive e sente uno spirito nuovo”. “Sé in sé rigira”, osserva il Censis citando Dante

Calo demografico: pensioni a rischio

Il recentissimo rapporto dell’Istat sul 2018 ha certificato un ulteriore calo delle nascite (-4% rispetto all’anno prima) e i dati sul primo semestre dell’anno in corso anticipano che il 2019 segnerà l’ennesimo record negativo. Solo una politica capace di ragionare in termini di sistema Paese e di misurare il futuro in anni e non in mesi potrebbe cercare di invertire la tendenza

Il reddito di cittadinanza ha bisogno di un tagliando

Una messa a punto del provvedimento è doverosa. Anche per evitare che le contraddizioni obiettivamente presenti diventino il pretesto per azzerare tutto e rinnegare il cammino faticosamente compiuto in questi anni, a partire dalla proposta del reddito d’inclusione sociale, lanciata dall’Alleanza contro la povertà nell’ormai lontano 2013

L’Istat lancia l’allarme. Economia stagnante, occupazione al palo

Nello scorso mese di settembre l’Istat ha stimato un “leggero calo” degli occupati rispetto ad agosto: -0,1%, pari a 32mila unità in meno. Le rilevazioni mensili sono per definizione da valutare con prudenza perché possono essere legate a fattori contingenti. Eppure, l’Istituto di statistica ha espresso un commento preoccupato. “Dopo la crescita dell’occupazione registrata nel primo semestre dell’anno e il picco raggiunto a giugno – si legge nella nota dell’Istat – a partire da luglio i livelli occupazionali risultano in lieve ma costante calo, con la perdita di 60mila occupati tra luglio e settembre”