Con Pietro per rilanciare la missione

Le riviste affiliate alla Fesmi uniscono la loro voce per una riflessione sulla "ad gentes" alla luce dell'elezione di Papa Leone XIV. "Il Papa missionario è una sfida particolare per noi missionari. Ci ricorda l’urgenza della missione, proprio mentre rischiavamo di abituarci all’idea che partire per terre lontane fosse una vocazione del passato. Ci dice la necessità di continuare a guardare lontano"

Leone XVI: “I popoli vogliono la pace, incontriamoci, dialoghiamo, negoziamo”

Nella sua prima udienza giubilare, Leone XIV ha lanciato un nuovo appello alla pace, rivolto ai "grandi della terra". "Passerà alla storia chi seminerà pace, non chi mieterà vittime". "Impiegherò ogni sforzo per la pace". Ai cristiani orientali: "Siete preziosi, la Chiesa ha bisogno di voi". "Custodire e promuovere i cristiani della diaspora", impegnarsi per "far rimanere i cristiani "nelle loro terre"

Leone XIV e gli abusi nella Chiesa. Paola Ugaz: “Fu tra quelli che ci aiutarono a non insabbiare la verità”

Paola Ugaz, giornalista investigativa peruviana e autrice del libro-inchiesta “Mitad monjes, mitad soldados” sugli abusi nel “Sodalizio di vita cristiana”, racconta la sua vicenda e quella del collega Pedro Salinas: anni di persecuzioni, condanne e diffamazioni, intrecciati con la volontà di Papa Francesco e dell’allora vescovo Prevost di fare chiarezza

Leone XIV. Olivero (Sermig): “La forza della bontà che disarma”

La bontà disarmante per costruire una pace disarmata. E poi la cocciutaggine di chi si ostina a porre il bene prima di ogni altra condizione. E lo spirito missionario ovunque. Sono alcuni dei tratti che uniscono le prime parole di Papa Leone XIV all’opera di Ernesto Olivero e del Sermig di Torino e che risuonano con forza alla vigilia del vertice di Istanbul tra Russia e Ucraina per porre fine alla guerra. Un’unione che pare essere sorprendente ma che, come lo stesso Olivero dice al Sir, è cosa naturale se si parte dal Vangelo

Leone XIV. Don Peyron: “Sull’intelligenza artificiale desidera lavorare insieme a tutti noi”

Prevost “è un uomo con una grande spiritualità ed una preparazione alla spalle di tutto rispetto” ma fin da subito ha anche dimostrato di essere “così tanto capace di leggere i segni dei tempi e desideri esserci immerso. Azione e contemplazione, una sintesi molto bella”, nota il sacerdote torinese, fondatore e coordinatore del Servizio per l’apostolato digitale. “Siamo carenti di scienza e di una cultura capaci di governare quanto accade. Anche di teologia e filosofia appropriate”, osserva: “Abbiamo bisogno di densità più che di velocità”