Delegazione Cei ad Abu Dhabi, “le religioni possono diventare fermento di fraternità e germe di coesione sociale”

Dall’8 al 12 febbraio una delegazione della Cei è stata ad Abu Dhabi per l’incontro “Formazione e scambi nel contesto del Documento sulla fratellanza umana e delle sue ricezioni”. Il viaggio di formazione è stato organizzato dall’Ufficio per il dialogo interreligioso ed ecumenico della Cei e del Vicariato apostolico dell’Arabia meridionale, dalla Chiesa di San Francesco e dalla Abrahamic Family House. Mons. Derio Olivero: “Essere qui ad Abu Dhabi e in particolare nella Abrahamic Family House, è essere dentro un sogno che prende corpo. Penso che per tutti noi sia importante essere qui perché è vedere che è possibile credere che le religioni possono diventare fermento di fraternità e possono convivere con un comune desiderio: stare nello spazio pubblico insieme per essere un germe di coesione sociale”.

Giornata del malato. Don Angelelli: “Accanto ai malati ho imparato a sperare vedendo la grazia nelle loro vite”

Don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute della Cei, riflette sul legame tra speranza e malattia: “La sofferenza spinge a cercare un senso e, spesso, a riscoprire Dio. Curare non è solo guarire: servono tempo, relazioni, vicinanza”. Critico il modello sanitario attuale, troppo orientato alla prestazione: “Dobbiamo restituire centralità ai malati e ai curanti, sostenendoli con preghiera e riconoscimento concreto”

“Insieme per la cura” per le persone senza fissa dimora: l’opera segno della diocesi di Brescia

In occasione della Giornata del malato, Brescia rilancia “Insieme si cura”, progetto nato dalla collaborazione tra diocesi, istituzioni e realtà sanitarie per garantire assistenza ai più fragili, inclusi i senza dimora. Il personale medico va direttamente nei luoghi dove vivono per offrire supporto sanitario. Un’iniziativa scelta come opera segno del Giubileo bresciano, simbolo di una città inclusiva che non lascia indietro nessuno

Santa Sede: il 5 settembre memoria liturgica di Madre Teresa

“Accogliendo le petizioni e i desideri di pastori, di religiose e religiosi, come di associazioni di fedeli, considerato l’influsso esercitato dalla spiritualità di santa Teresa di Calcutta in diverse regioni del mondo”, il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha disposto che il nome di santa Teresa di Calcutta “sia iscritto nel Calendario Romano Generale e la sua memoria facoltativa sia celebrata da tutti il 5 settembre”.