90° dei Patti Lateranensi. Dalla Torre: “Neutralità attiva e laicità collaborativa”

"Neutralità attiva" e "laicità collaborativa". Per Giuseppe Dalla Torre risiede in questo binomio - che designa, rispettivamente, l'attività internazionale della Santa Sede e la collaborazione tra Stato e Chiesa - l'attualità dei Patti Lateranensi, a 90 dalla firma. "Scongiurare il rischio di una società frammentata, abitata da cittadini che non sanno più riconoscersi abitanti della stessa casa, è un compito, di per sé, già politico", spiega al Sir: "Perché la politica non si fa soltanto attraverso la rappresentanza parlamentare, le strutture partitiche, i consigli regionali o comunali: si fa anche agendo nella società e creando i presupposti per la tutela del bene comune"

Patti Lateranensi. Mons. Ardura: “Collaborazione e laicità sono le due parole d’ordine”

A 90 dalla firma, i Patti Lateranensi sono ancora oggi un esempio di "fattiva collaborazione" tra Stato e Chiesa, che "consentono sia alla Santa Sede, sia alla Chiesa italiana di intervenire sul piano economico, sociale, culturale e caritativo per far pronte a tutte quelle forme di povertà che purtroppo oggi ancora affliggono il mondo", come la crisi dei migranti. Ne è convinto mons. Bernard Ardura, presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, che per il Sir analizza anche l'evoluzione del termine "laicità" e del rapporto tra cattolici e politica