I presepi di Villa del Conte e di Segusino sono vere opere d'arte. Uno animato dalla fantasia e professionalità di Igino Tonin, al quale è dedicata l'edizione di quest'anno, l'altro curato nei minimi dettagli da un team affiatato che gli dedica ogni anno almeno quattro mesi di lavoro.
Natività in vetrina. Quaranta presepi realizzati artigianalmente esposti nelle vetrine dei negozi di piazza del Santo, e delle vie San Francesco, Ospedale e Cesarotti a Padova.
Due temi diversi ma ugualmente importanti quelli che ruotano attorno ai presepi delle parrocchie di Gallio, sull'altopiano, e di Codiverno (Vigonza): l'accoglienza di Dio e dei fratelli, nel primo. La semente che il Padre getta nel campo perché porti frutto, nel secondo.
In famiglia, in chiesa, nella sede delle associazioni: ogni anno, attraverso il presepe, meditiamo il mistero di un Dio che si è fatto bambino e ci ritroviamo a rivivere l’emozione e la radicale conversione di quei pastori che per primi l’hanno accolto.
Un presepe sul poggiolo, visibile da chiunque in strada. Ci manda la foto Pierluigi Tiberio, di Padova. Durante le feste, le statuette, grandi sagome in polistorolo, erano ben visibili anche grazie all'illuminazione che prendeva il via alle 17 di ogni sera.
Ilaria Giagio e Giovanni Boschello, coppia di giovani fidanzati di Campodarsego e Vigonza, hanno allestito a casa di lui un presepe artistico e semovente.
Ottorino e Francesco Marcato, della parrocchia della Natività della Beata Vergine di Stra, hanno allestito il loro presepe con un'ambientazione veneziana, ricordando, davanti alla scena del presepe, gli elementi degli orientamenti pastorali di quest'anno.
Il meraviglioso presepe della nuova chiesa di San Giacomo di Battaglia Terme: profondità, colore ed emozione per raccontare il mistero dell'Incarnazione.