E’ una patologia di sistema che non da ora denota una mancanza di senso civico e di spirito solidaristico, oltre a implicare violazioni amministrative e talvolta penali
“Di che cosa nutriamo i nostri ragazzi?”, si chiede don Fabio De Luca, che aggiunge: “Ragazzi che sono totalmente lasciati a loro stessi, vivono le relazioni mediate da esperienze virtuali, che tipo di solidarietà possono sperimentare?”
Fulvio Ottogalli, di origine friulana, dopo la pensione da sottoufficiale della caserma Pierobon a Padova, ha scelto di mettersi a disposizione in diverse forme di volontariato.
I giorni della “maturità” sono particolarmente intensi e sentiti. Giustamente: si tratta di un momento cruciale in particolare nella vita di un giovane appena maggiorenne, segnano allo stesso tempo la conclusione di un lungo percorso e l’avvio di un altro, nuovo, ancora più sfidante di quello passato.
L’ateismo aggressivo e ideologico, che vorrebbe non la pluralità, bensì l’estinzione del fenomeno religioso, si deve arrendere al fatto che la religione per la gente conta. La debolezza argomentativa dell’ateismo pratico odierno, che vorrebbe cancellare tutto con la scusante che nessuno resti offeso, risiede nel ritenere che quello che è irrilevante per una minoranza di bianchi benestanti, intellettualmente sofisticati e pieni di complessi lo sia anche per la stragrande maggioranza delle persone. Alla gente invece “la religione” interessa, ne parla, ne discute, a volte litiga a causa sua, ma sicuramente essa è un ingrediente presente nella vita di molti, dunque sarebbe strano che le istituzioni non se ne occupassero
“Il terribile omicidio di Pescara richiama la coscienza di noi adulti. È, senza dubbio, un monito, purtroppo tangibile, alle responsabilità di ciascuno di noi. Troppe volte deleghiamo l’educazione e la formazione agli altri in un battibecco acceso sugli obblighi che le famiglie, la scuola e la Chiesa hanno nei confronti dei giovani; troppe volte puntiamo il dito su ciò che gli altri debbano fare nei confronti dei ragazzi. Eppure la cronaca ci dice quotidianamente come questa contesa non funzioni ed è sempre più necessaria un’antica e nuova solidarietà pedagogica”.
Una star mondiale? Capace di esprimere una deferenza unica anche tra i potenti? Un super-attivismo pur a 87 anni, con un’agenda zeppa di viaggi da compiere, prefazioni da scrivere e messaggi da pronunciare?