Assegno unico: De Palo (Forum famiglie), “parole di Draghi sono garanzia e impegno”

“Le parole sull’assegno unico e universale che il presidente del Consiglio Draghi ha espresso oggi in diretta nazionale sono per noi una garanzia e un impegno. Sia sulla data, che sulla cifra. Bisognerà capire se davvero la quota di base per ogni figlio sarà di 250 euro o se l’importo scenderà in base a criteri di reddito. Da parte nostra, essendo una misura su cui tutti i partiti sono d’accordo, crediamo che meriti di essere finanziata per un importo almeno pari a quello espresso dal presidente del Consiglio”.

Fuori dal calcio. Dentro la vita. La scelta di Cesare Prandelli

«In questo momento della mia vita mi trovo in un assurdo disagio che non mi permette di essere ciò che sono». Di fronte a parole come queste, è meglio il silenzio. D’un tratto la grande giostra del pallone – che ha fatto carte false per non fermarsi nemmeno di fronte all’ecatombe – sbatte contro l’umanità di un uomo vero e si rende conto che attorno al gioco si fa sul serio: in gioco c’è la vita.

Il ritorno del termine “ritardato”: l’editoriale di Travaglio “può fare danni irreparabili”

“Conclusioni che trarrebbe pure un bambino ritardato”: così il giornalista si riferisce alle analisi del collega Sallusti. Speziale (Anffas): “Travaglio fatica a comprendere il peso che l'uso improprio di tali frasi ha sulle vite delle persone con disabilità. Lo invito ufficialmente all'Anffas Day”. Nicoletti: “Idea del disagio mentale come condizione umana abietta è sintomo di inciviltà”

Lavoro. Manfredonia (Acli): “Non bastano misure contro la crisi e la garanzia di un reddito se manca l’occupazione”

Emiliano Manfredonia, classe 1975, pisano, è da un mese il nuovo presidente nazionale delle Acli, eletto dal congresso in un'inedita versione online, come ormai accade in tutti gli ambiti sociali. Spiega Manfredonia: “La proroga del blocco dei licenziamenti, per esempio, è fondamentale. Anche come Acli l'avevamo chiesta con insistenza, ma il dopo richiede una visione strategica e riforme strutturali, cogliendo in pieno l'opportunità del Next Generation EU che, fuori da ogni retorica, dev'essere il cacciavite per sistemare o scardinare meccanismi inceppati da decenni”

“Le scuole possono (e devono) riaprire: ecco perché”

“La scuola è uno dei luoghi più sicuri”: la riflessione del medico Alberto Pellai, alla luce dello studio sul ruolo degli studenti nella diffusione del contagio, che incrocia i dati del ministero dell’Istruzione con quelli delle Ats e della Protezione civile. Tasso di positività tra gli studenti sotto all’1%, focolai in meno del 7% degli istituti