Nel dibattito politico si riaffaccia il tema delle riforme istituzionali e i motivi si possono ricondurre soprattutto a tre filoni. Come ha ricordato lo stesso premier Draghi nel suo discorso programmatico, quello da lui presieduto è il terzo governo della legislatura iniziata nel marzo 2018. E' l'ennesima conferma di un problema di stabilità dell'esecutivo che con alterne vicende (finché esistevano partiti forti e strutturati il sistema aveva una sua continuità di fondo) accompagna sin dagli inizi la vita della Repubblica. Un secondo filone è incentrato sulla necessità di introdurre, come promesso dai sostenitori della riforma confermata con referendum, alcuni correttivi per riequilibrare il sistema dopo il taglio drastico dei parlamentari, che diventerà operativo con la prossima legislatura (dal 2023, se non ci saranno scioglimenti anticipati). Il terzo spunto chiama in causa la straordinaria opportunità offerta da una fase politica in cui il governo è sostenuto da un arco di forze che rappresenta quasi tutto il Parlamento.
Il presidente degli assistenti sociali commenta i dati Istat: risorse arrivino alle persone giuste: "Percorrere strade diverse dai bonus a pioggia e incontrollati"
Così il neoministro durante il convegno preparatorio della Conferenza nazionale per lo sviluppo sostenibile: “Fermare il progresso non è la soluzione, ma in nome del progresso non si può fare tutto. Insegniamo ai nostri figli la sobrietà digitale”
Il commento di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty international, sulle parole del conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo, pronunciate ieri nel corso della prima serata della kermesse canora, andata in onda su Rai Uno
Insieme alle varianti, torna e si diffonde “l’idea che i bambini siano gli untori del nuovo virus e addirittura quelli che colpiranno i loro nonni”. Intanto, le scuole sono sempre più a distanza, ma si studia come tenerle aperte per tutto giugno. Novara, pedagogista: “Unica evidenza è la reclusione che i bambini vivono da un anno e i danni che subiscono”
Parlare di contaminazione potrebbe richiamare quel contagio virale che nessuno di noi vuole. Invece, qui si tratta di cambiare profondamente approccio umano, sociale ed economico per accompagnare il Paese verso il futuro e quella ripresa necessaria per continuare a vivere
L’estate scorsa, appena passata la prima ondata pandemica, la Camera dei deputati s’è affrettata ad approvare il disegno di Legge sull’“Assegno unico” alle famiglie. Si tratta della sola riforma varata dal passato Governo.
Il sacrificio di un tempo ha lasciato il posto all’era della rateizzazione. Occorre investire in cultura per una maggior consapevolezza sull’uso del denaro
Claudio Pianegonda, presidente di Confcooperative Habitat Veneto: “L’errore consiste nell’aver messo sullo stesso piano l’importanza delle operazioni di messa in sicurezza sismica degli edifici con quelle di efficientamento energetico”.