Decreto agosto: prevale ancora la logica dei provvedimenti tampone

Di fatto, è la terza manovra economica dall'inizio dell'anno, dopo quelle di aprile e di maggio. Il “decreto agosto” mobilita gli altri 25 miliardi di deficit autorizzati dal Parlamento con il voto a maggioranza assoluta sullo scostamento di bilancio. E il conto totale viaggia ormai intorno ai 100 miliardi di euro messi in campo per fronteggiare le conseguenze della pandemia. Nel decreto ci sono elementi tendenzialmente più strategici, come la fiscalità agevolata per le imprese meridionali (sgravio del 30% sui contributi previdenziali), ma lo spirito di fondo è quello di evitare che dopo l'estate la scadenza simultanea delle misure di protezione avviate nei mesi scorsi possa rendere insostenibile la situazione, soprattutto sul versante del lavoro.

Marcinelle: Mattarella, “il sacrificio di chi ha perso la vita sul luogo di lavoro merita il profondo rispetto dell’Italia intera”

“Nel giorno che sessantaquattro anni fa a Marcinelle vide scomparire 262 minatori, tra cui 136 italiani, facciamo memoria del sacrificio sul lavoro di tanti nostri connazionali emigrati. La giornata a loro dedicata acquista un altissimo valore: innumerevoli cittadini italiani – in circostanze spesso eccezionalmente complesse e rischiose – hanno dato prova di abnegazione e di impegno nell’adempimento dei propri compiti professionali, in Patria e all’estero”.

Mezzogiorno, ferrovie, autostrade e banda larga le tre priorità per lo sviluppo

La questione meridionale, negli ultimi anni, è tornata prepotentemente alla ribalta, con i livelli record di disoccupazione e la fuga di migliaia di giovani qualificati e scolarizzati verso il Nord d’Italia e, ancor più, all’estero. È sicuramente una questione di risorse limitate inviate in queste aree, ma anche di capacità di spesa, delle annose pastoie burocratiche, di un cattivo o parziale utilizzo dei finanziamenti europei e dei fondi di sviluppo. Aspetti che si collegano e ci fanno riflettere sull’arrivo dei finanziamenti del Recovery Fund: dei 209 miliardi che toccheranno all'Italia, il 40% dovrebbe essere dirottato al Sud. Come evitare che si trasformino in un'ennesima occasione perduta?

Mezzogiorno. Fusco Girard: “L’economia circolare come volano dello sviluppo sostenibile e della coesione sociale”

Una nuova possibilità per il Sud Italia, dal punto di vista occupazionale, di rigenerazione delle relazioni e di benessere, viene da una rete dal basso con la partecipazione di una serie diversificata di attori, che punti all'economia circolare per ridisegnare un futuro che oggi può apparire fosco non solo per l’emergenza legata al Covid-19, ma anche per il cambiamento climatico: di questo è convinto Luigi Fusco Girard, professore emerito all’Università Federico II di Napoli, attuale presidente del Meic partenopeo e coordinatore del progetto europeo Horizon 2020 Clic

Recovery fund, i compiti delle vacanze dell’Italia per guadagnarsi i fondi Ue

Se la pandemia rialza la testa in Europa, rischiano di svanire quei segnali di ottimismo che erano emersi dalle imprese e che avevano favorito il ritorno al lavoro di una parte dei cassaintegrati. È l'emergenza occupazione, fra le principali preoccupazioni per il prossimo autunno. Diventa ancora più urgente avviare il flusso di 750 miliardi che la Commissione Ue ha previsto con il Recovery Fund. Maggior beneficiario è l'Italia con 209 miliardi e per tanti motivi il Governo ha interesse a stringere i tempi. Solo presentando progetti credibili di rilancio entro l'autunno è possibile accedere a un prefinanziamento pari al 10% del totale, quindi una ventina di miliardi da utilizzare subito. Vale per tutti i Paesi europei, per l'Italia è il carburante indispensabile per riavviare un motore che girava al minimo prima del Covid