Cari ragazzi, abbiamo bisogno di voi. Perché date del tu al tempo

Dopo l’apocalisse del coronavirus bisognerà pur pensare alla genesi. E da dove ricominciare la costruzione se non dalla scuola? La scuola è l’avamposto civile del nostro Paese, la palestra dove si insegnano i fondamentali del sapere; il luogo dove avvengono gli incontri reali tra coetanei e con gli insegnanti. La didattica a distanza non sarà sufficiente. Bisogna tornare in presenza. Di fronte a situazioni difficili bisogna ricorrere a soluzioni altrettanto eccezionali. Ci sono grandi spazi, piazze, palazzi dello sport. Bisogna che i ragazzi tornino a frequentarsi per il valore dell'incontro perché la didattica non è solo un discorso verticale che passa dal docente al discente ma è anche orizzontale, mutuo e reciproco

Coronavirus. Ricciardi: “La pandemia è un nuovo elemento della contemporaneità. Proseguire con tamponi e misure di sicurezza e rafforzare Ssn”

Sì a proseguire i tamponi, prudenza nei comportamenti – distanziamento fisico, lavaggio delle mani, mascherina -, meglio evitare ancora gli aerei e attenzione alla pulizia di ristoranti e alberghi. Immuni privilegia la privacy alla sicurezza. Le pandemie sono destinate ad essere un tratto della contemporaneità. Parla il consigliere del ministro della Salute che sottolinea l’urgenza di ripensare e rafforzare il sistema sanitario nazionale, “una tra le nostre risorse più preziose”

Covid-19 e povertà: siamo solo agli inizi

I dati di Caritas Ambrosiana: in giugno solo a Milano 2.500 persone costrette a fare la spesa in tre empori solidali. E 900 sono stati i beneficiari del Fondo San Giuseppe. “Non sappiamo cosa accadrà quando la moratoria dei licenziamenti finirà”, avverte il direttore Luciano Gualzetti.

Cavalcare il disagio è facile, ma il Paese non ha bisogno di anti-politica

Quando si mettono da parte non le idee (ci mancherebbe) ma le ideologie, sulla concretezza dei problemi è possibile trovare punti di convergenza nell'interesse di tutti. Dei segnali positivi ci sono stati, ma ci sono da registrare i segnali negativi di un ritorno delle parole d'ordine ideologiche del populismo, a cominciare dai due temi-chiave dell'immigrazione e dell'Europa. E questo può avvenire, nonostante le prove disastrose fornite di fronte alla pandemia dai leader populisti a livello internazionale, proprio perché almeno in casa nostra il pericolo del contagio si è fortemente ridimensionato e invece si fa sentire in tutta la sua durezza il disagio economico-sociale