Geopolitica. Graglia (Un. Milano): “L’Europa ‘circondata’ deve serrare i ranghi”

L’avvento di Trump alla Casa Bianca sta destabilizzando la politica internazionale, già di per sé fragile, minacciata da conflitti e nazionalismi. Lo studioso di Relazioni internazionali osserva: “Il cambio che la Presidenza statunitense propone, con un avvicinamento netto alla Russia, isola l’Ue e ne richiede una cresciuta compattezza e capacità di decidere anche per quanto riguarda la sua posizione in politica estera e della difesa”

La morsa del debito. Un peso e due misure: il doppio fardello del Sud del mondo

Il debito estero grava sullo sviluppo dei Paesi poveri. Il Papa - ancora una volta in occasione del Giubileo - ha richiamato le Nazioni ricche a intervenire "cancellando o riducendo quanto più possibile" il fardello che genera a sua volta povertà e ingiustizia planetaria. Diversi organismi cattolici hanno lanciato la campagna "Cambiare la rotta" con una proposta chiara: non basta rinegoziare i pagamenti, bisogna ridurre in maniera significativa il peso del debito per permettere ai Paesi di investire nel proprio futuro

Dazi: l’economista Moro, “una guerra commerciale che rischia di danneggiare tutti. L’Africa guarda alla Cina”

Con i dazi minacciati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump si profila "una situazione economica più difficile per tutti. Con le politiche monetarie di reazione all'inflazione il rischio è che le crisi diventino ancora più gravi". A parlare al Sir è l'economista Riccardo Moro, docente di politiche dello sviluppo alla Statale di Milano. Anche il Sud del mondo meno sviluppato, pur non avendo grandi legami con gli Stati Uniti, "ne è danneggiato perché vende di meno. Se poi si produce un'inflazione più o meno generalizzata vuol dire che anche gli approvvigionamenti che questi Paesi devono fare all'estero diventano più onerosi”.

Vincenzo Buonomo: “L’Europa deve ripartire dal basso e dalle sue radici”

Per ricomporre l’Europa occorre “partire da una coesione sociale intorno ai valori sui quali costruire l’economia, la politica estera comune, la difesa, l’idea stessa di governo europeo”. Non si deve “ridurre il tema della pace esclusivamente ad una questione di armamenti e di strategie militari”. E contro il rischio multipolarizzazione occorre “rilanciare il multilateralismo”. Vincenzo Buonomo, professore ordinario di diritto dell’Unione europea presso la Pontificia Università Lateranense, commenta l’invito del card. Zuppi ad “investire nel cantiere Europa”

La pace? La costruiamo noi se non ci lasciamo andare a offese e maleducazione

Di fronte agli sconvolgimenti dell’ordine mondiale, almeno per come lo abbiamo conosciuto negli ultimi quarant’anni, ci sono temi che possono apparire di poco conto, se non addirittura naïf. Eppure, per quanto possa sembrare impossibile, tra la tensione politico-militare che cresce su scala planetaria e la sguaiatezza che caratterizza la nostra società di oggi a noi sembra di vedere un legame.