#iorestoacasaepenso. Cosa vuol dire pregare? Risponde Giovanni Realdi

Il fatto è che lo star fermi conduce obbligatoriamente ad aumentare il tempo di pensiero. E se nessuno ci ha insegnato come e cosa pensare, noi semplicemente ospiteremo in testa quanto ci troviamo di disponibile, e quindi – di questi tempi, ben prima dell’epidemia – quanto di letteralmente disponibile troviamo tra le mani, scorrendo le schermate del telefono.

Coronavirus Covid-19: Europa al bivio, ma c’è di più

Il coronavirus sta mettendo alla prova il vecchio continente sotto il profilo sanitario, sociale, economico, istituzionale. Per un giudizio più articolato occorre però entrare nei meccanismi che regolano i rapporti Ue-Stati membri, soppesare quanto ha fatto l'Unione - e ciò che resta da fare - verificando le responsabilità in capo ai governi nazionali. Con un occhio particolare alla situazione italiana

Il virus e quelle verità a cui “occorre mettere mano”

Il primo pensiero va a disoccupati, precari, lavoratori in nero, anziani, irregolari. Poi a quell’”ultimo pozzo nero” fatto di senza dimora, lavoratori stranieri stagionali, badanti con permesso scaduto, tossici e loro fornitori, donne che subiscono violenza domestica. E alla crudeltà della solitudine, con la quale sono morti i nostri nonni che fa riflettere su come li abbiamo trattati…

Coronavirus Covid-19. Rossini (Acli): “Rischio povertà per decine di migliaia di famiglie”

Con il fermo delle attività produttive generato dall'emergenza sanitaria ci sono intere categorie di persone e lavoratori che già ora sono diventati poveri. Per evitare di essere travolti da una frana sociale, spiega Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli, è quindi necessario intervenire subito con dei “muri di contenimento”. E se i primi interventi del governo vanno nella “giusta direzione”, sono però necessarie più risorse e nuovi strumenti.