Hanno ripreso il via le iniziative organizzate dall’ufficio attività creative terza età, Settore Servizi Sociali del Comune di Padova. Le attività sono rivolte agli over 60, residenti nel Comune di Padova e in condizione non lavorativa, che potranno scegliere tra diversi cicli di attività motoria all’aperto o laboratori creativi.
La comunità di Sant’Egidio critica le “nuove linee guida” per le visite negli istituti di familiari ed amici emanate dall’Istituto Superiore di Sanità, giudicate eccessivamente restrittive riguardo alle relazioni interpersonali degli ospiti delle residenze sociosanitarie e socio-assistenziali, all’interno delle quali la Comunità è presente da anni con operatori e volontari.
I sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil del Veneto chiedono di destinare maggiori risorse alla sanità pubblica, anche facendo ricorso al Mes. «Sono sei mesi che parlare di sanità vuol dire quasi esclusivamente parlare di Coronavirus – si legge in un comunicato unitario diffuso da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil del Veneto – Salvo i casi gravissimi, l’accesso agli ospedali e l’assistenza generale per le altre patologie preesistenti e l'attività ordinaria, già caratterizzati da liste d'attesa lunghe o lunghissime, sono stati per circa tre mesi interdetti con un effetto di trascinamento che subiamo oggi e sconteremo ancora nei prossimi mesi».
Avrebbero potuto essere i loro nonni, e forse in qualche caso lo erano. Altre volte, quelle persone anziane che li osservavano con infinita tenerezza e riconoscenza, ricordavano loro i nonni lontani, che avevano lasciato nelle terre d’origine. Quello che i ragazzi del progetto 4H di Este hanno voluto lasciare agli ospiti dell’istituto Santa Tecla è un messaggio di amore e di simpatia e un impegno: nessuno dev’essere lasciato solo.
Gli anziani e i bambini sono quelli che hanno sofferto di più le conseguenze del lockdown a livello umano e personale. E se i più piccoli possono contare su una buona capacità di recupero, sopra una certa età a volte l’isolamento ha aggravato inevitabilmente situazioni di solitudine. La consulta 3A del quartiere 3 Est, che comprende i quartieri Stanga, San Lazzaro, Mortise, Torre e Ponte di Brenta ha pensato di avvicinare queste due realtà con il progetto di solidarietà intergenerazionale “Adotta un nonno”
«Nei primi mesi di vita il latte è la nostra unica fonte di alimentazione e in età adulta gioca un ruolo molto importante nella dieta giornaliera. Ma anche per la popolazione più anziana, il latte può essere un alimento benefico, specialmente per migliorare la propria salute intestinale». Lo dimostra uno studio, realizzato nell'ambito del progetto “Prolat” e pubblicato sulla rivista internazionale “Nutrients”.
L'onda d'urto del Covid-19 è stata drammatica, e in alcune regioni ha addirittura abbassato la speranza di vita di circa 2 anni. Fortunatamente il Veneto non è tra queste, ed anzi il numero di anziani è ancora sensibilmente in aumento. Lo sottolineano i sindacati dei pensionati veneti, Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil, assieme alle associazioni di volontariato Auser, Anteas e Ada, confrontando dati Istat, Eurostat e Ufficio di Statistica del Veneto.
Una guida semplice e sintetica da tenere a portata di mano per ogni problema o necessità. E’ quanto ha predisposto l’ufficio attività creative terza età del settore Servizi Sociali del Comune di Padova, nell'ambito del piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute 2020. Obiettivo dell’iniziativa, informare la cittadinanza, in particolare le persone over 60, circa le iniziative e gli accorgimenti da adottare durante il periodo estivo in città.
Ci sono anche le aziende agricole dedicate alla terza età nella rete nazionale delle fattorie sociali presentata ieri da Coldiretti, per offrire servizi alle famiglie in difficoltà, agli anziani, bambini, disabili e alle fasce più disagiate della popolazione travolte dalla crisi. In Veneto, una legge sull’agricoltura solidale, sostenuta e promossa da Donne Impresa, ha favorito il riconoscimento delle imprese agricole e cooperative che manifestano questa vocazione: sono 35 le realtà iscritte ufficialmente all’elenco regionale ma sono centinaia gli agricoltori che hanno frequentato corsi di formazione e sostenuto l’esame finale per intraprendere presto questo indirizzo aziendale perfezionandolo in base al progetto di sviluppo.