Il parlamento europeo ha approvato una nuova direttiva sul congedo parentale. Gli Stati membri dovranno offrire cinque giorni di congedo per i lavoratori che assistono un parente per problemi di salute o per infermità connesse all'età. I Paesi europei dovranno adeguarsi alle nuove norme entro tre anni. Un passo significativo verso una migliore conciliazione famiglia-lavoro.
L’iter per l’autonomia differenziata di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna va avanti, anche se si cerca di farlo senza troppo rumore, dal momento che le reazioni negative finora registrate sono state di notevole spessore, ma, purtroppo, forse del tutto inefficaci. A schierarsi contro il rischio di disgregazione del sistema scolastico nazionale - in una lettera inviata ai presidenti delle Camere - sono mons. Filippo Santoro (Commissione Psl della Cei) e le sigle sindacali di settore.
Si chiama "SOSarcomi: Il giusto e tempestivo riferimento ed è un progetto di prevenzione primaria sui sarcomi delle parti molli, che coinvolge popolazione, medici e centri d'eccellenza del Triveneto, promosso dai Rotary Club del Nord-Est (distretto 2060) in collaborazione con i centri di riferimento per i sarcomi (Iov, Ospedale di Mestre, Azienda ospedaliera di Padova, Ospedale di Schiavonia, Azienda ospedaliera di Verona, Cro Aviano, Ospedale di Gorizia, Apss-Ospedale di Trento), con il patrocinio della Regione Veneto, delle Province autonome di Trento e Bolzano e di molti Ordini provinciali dei Medici delle regioni interessate.
Il progressivo invecchiamento della popolazione sta generando cambiamenti profondi anche sul fronte dell’assistenza sanitaria, sul modo di lavorare dei medici e sulle esigenze dei pazienti. Per questo, Anaao Assomed ha promosso lo studio “Padova nel 2016, una città di anziani? Quali prospettive?”, presentato al centro San Gaetano nell’ambito del convegno «Come saremo. Padova invecchia: da criticità a risorsa e nuove opportunità”. La ricerca analizza la situazione attuale e si proietta nel futuro, prevedendo nel 2026 una percentuale di anziani pari al 27,81% della popolazione.
Accompagnare tutti i bambini nel mondo della lettura, fornendo anche a chi ha difficoltà gli strumenti per leggere: è lo scopo del progetto “Libri per tutti”, che prevede la pubblicazione in versione digitale e cartacea di libri caratterizzati da testi scritti nei simboli utilizzati nella Comunicazione aumentativa e alternativa (Caa). Un'iniziativa che nasce dalla siergia tra quattro grandi gruppi editoriali: Dea Planeta Libri (con il marchio De Agostini), Gems (con le case editrici Guanda, Salani con il marchio Ape Junior e La Coccinella), Giunti Editore e la Business Unit Ragazzi di Mondadori Libri (con le case editrici Mondadori, Piemme - con il marchio Il Battello a Vapore - e Rizzoli). L'iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Paideia, impegnata da oltre venticinque anni a fianco di bambini e famiglie in difficoltà.
Dall’8 al 10 aprile a Palermo si è svolto il convegno nazionale dei direttori degli Uffici diocesani per la pastorale della scuola e l’IRC. Al centro dei lavori la figura di don Pino Puglisi, educatore e insegnante. Tema del convegno “Non c’era neanche la scuola media”, un titolo che fa riferimento a una frase del beato don Pino Puglisi, che fu parroco e insegnante proprio non lontano dal luogo in cui si sono tenuti i lavori. A concludere i lavori una tavola rotonda su: “Educare al futuro”. Tre le parole consegnate a Palermo da Daniele Soattin, responsabile del servizio nazionale per l’Irc della Cei: alleanza, legame con il territorio, costruzione di esperienze. Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio nazionale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università, invece ha invitato a mettersi in ascolto dei più umili senza rinunciare ad essere testimoni e maestri.
Una forma poetica popolare praticata solitamente in luoghi pubblici come bar o altri spazi associativi che utilizza una recitazione marcatamente ritmica con poche regole e una partecipazione aperta a tutti. Il poetry slam nasce nel 1984 negli Stati Uniti dall'idea di un operaio nei cantieri e poeta. E mercoledì 10 aprile, il teatro Believe l'ha portato per la prima volta nel quartiere Arcella
Un seminario di studi europei per dire che «in un’Europa preoccupata dallo spread e dalle risorse, e incapace di garantire e promuovere la coesione sociale, è dalle politiche di inclusione che bisogna ripartire». Il seminario, organizzato a Bruxelles da Mcl con Efal, Eza e Fondazione italiana Europa popolare, con il contributo dell’Ue, per fare il punto sul cammino verso un’Europa veramente unita, evidenziando e analizzando anche gli elementi di criticità e le battute d’arresto per poter ripartire puntando alla realizzazione del progetto europeo attraverso nuove politiche di inclusione sociale. Oltre agli italiani il seminario ha visto la presenza di partner europei provenienti da Belgio, Francia, Spagna, Germania, Portogallo, Polonia, Austria, Olanda, Bulgaria e Grecia.
«Ai robot non si può dare un’anima e forse neppure un cervello, ma certo non possiamo lasciare che i robot rubino l’anima all’umanità o che sottraggano posti di lavoro senza trovare un’alternativa valida» così uno dei 52 esperti che per conto della Commissione europea ha elaborato il documento “Orientamenti etici sull’Intelligenza artificiale” reso pubblico in occasione del “Digital Day 2019”. Sul piatto ricerca, innovazione e robotica applicate alla vita di ogni giorno, ma la responsabile al digitale, Maryia Gabriel, ha spiegato che “Al centro si trova l’uomo". Proposte sette linee guida, guardando al futuro.