Tv2000 dedica una programmazione speciale, mercoledì 13 e venerdì 15 settembre, a don Pino Puglisi assassinato 30 anni fa dalla mafia nel quartiere Brancaccio di Palermo.
Calato il sipario su Venezia80, è tempo di tracciare un bilancio su una Mostra un po’ carente di star hollywoodiane in sciopero ma con una chiara proposta di cinema, una selezione di qualità di autori, che hanno condiviso storie e suggestioni importanti, spesso anche scomode. Messaggi puntuali per la nostra società. Il tema che si evidenzia con più forza e intensità dai film del palmares e della gara è l’attenzione agli “ultimi”, ai migranti, ma anche le relazioni di coppia e i legami affettivi, l’amore
“Per la storia emozionante e densa di empatia di Seydou, adolescente senegalese che compie un arduo e minaccioso viaggio migratorio attraverso i deserti dell’Africa in cerca di un altrove migliore”. È la motivazione del Premio Signis, assegnato durante l’80ª Mostra del cinema di Venezia al film “Io capitano” di Matteo Garrone.
Siamo arrivati alla fine di Venezia80, ultimo giorno di proiezioni dei film in Concorso. Al Lido arriva il messicano Michel Franco, più volte invitato competizione, che quest’anno sorprende con un film intimo: è “Memory”, una storia sentimentale nella New York di oggi, che mette a tema le ferite dell’anima e una malattia sfidante. È sempre un passo a due nel terreno dei sentimenti l’ultimo film del regista francese Stéphane Brizé “Hors-Saison” (“Out of Season”): due ex innamorati si ritrovano quasi all’età dei cinquant’anni tra incertezze lavorative e turbolenze familiari. Poi, il dramma polacco “Kobieta Z…” (“Woman Of”) firmato da Małgorzata Szumowska e Michał Englert. Infine, al Lido è il giorno di Tv2000 che presenta tre nuovi documentari per la prossima stagione televisiva
Penultimo giorno di Concorso alla Mostra del Cinema. Al Lido arriva il sesto e ultimo regista italiano, Giorgio Diritti, che presenta il film “Lubo” dal romanzo “Il seminatore” di Mario Cavatore. È il racconto, attraverso la figura del nomade Lubo, delle sofferenze e discriminazioni della comunità Jenisch in Svizzera tra la Seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra. Ancora, a Venezia80 è il giorno del dramma mistico-adolescenziale “Holly” della regista belga Fien Troch. Il ritratto di una ragazza che sembra avere un dono speciale. Infine, il regista, sceneggiatore e produttore Mario Martone viene insignito del Premio Robert Bresson
Venezia80, settimo giorno di gara. Al Lido arriva la regista polacca Agnieszka Holland, che con il suo struggente “Zielona granica” (“Green Border”) compone un racconto epico, con più punti di vista, sul dramma dei migranti africani, mediorientali e asiatici bloccati in una zona di limbo tra la Polonia (l’Europa) e la Bielorussia. Uno spazio dove i diritti umani sbiadiscono e lasciano posto solo a violenze e sofferenze brucianti. In gara c’è anche il quarto regista italiano, Pietro Castellitto, che presenta la sua seconda regia dopo il successo della sua opera prima “I predatori”, premiato al Lido nel 2020. È “Enea”, un viaggio nella Roma (alto)borghese tra disagio esistenziale, bramosa ricerca della felicità e deragliamenti criminali. “Enea” evidenzia il potenziale stilistico-narrativo di Pietro Castellitto, ma anche le eccedenze di un cinema sovraccarico, con scivolate problematiche
Venezia80, un felice affollamento di film, autori e star al Lido. A catalizzare l’attenzione è soprattutto Sofia Coppola, con “Priscilla”, adattamento della biografia di Priscilla Presley, la storia del suo incontro con “The King” Elvis Presley e della loro intensa, dolce e travagliata storia d’amore. Ancora, il Premio Oscar giapponese Ryusuke Hamaguchi con “Evil Does Not Exist”: un’elegante suggestione sul rapporto uomo-natura e sulla minaccia della corruzione (anche morale) per interessi economici. Infine, grandi applausi Woody Allen, “Coup de Chance” è un’opera brillante con incursioni nel romance e nella black comedy
Avvenire presenterà domani alle ore 11, nello Spazio Cinematografo di Ente dello Spettacolo (Sala Tropicana 1 – Hotel Excelsior), in occasione della 80ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia, il docufilm “The Dreamers: Afghan Women’s Resistence” in occasione di un incontro che vedrà protagonisti la giornalista ed inviata di Avvenire Lucia Capuzzi, il regista del documentario Alessandro Galassi, con la testimonianza diretta di una donna afghana, Faitama Haidari.