Sì, assolutamente sì a Harry Potter, che nell’oceano di ciarpame e oscenità mediatiche che intasano gli occhi e il cuore dei più piccoli, dopo vent’anni continua a dirci che il bene vincerà sempre sul male, che le relazioni sono più importanti del potere, e che ognuno di noi ha qualcosa di “magico” in sé, qualcosa di unico e speciale, un vero e proprio potere capace di cambiare il mondo, se accettiamo di metterlo in gioco: la nostra vocazione personale
“Licorice Pizza” è una commedia sentimentale firmata dal regista cult Paul Thomas Anderson. Un “Tempo delle mele” hollywoodiano a colpi rock anni ’70 che conquista per stile, freschezza e tenerezza. Sognante. E ancora, dal 14 gennaio è disponibile su Netflix la terza e ultima stagione della black comedy “After Life” firmata dal britannico Ricky Gervais. Una scomoda, urticante e al contempo toccante riflessione sulla vita, la morte e l’elaborazione del lutto
La messa in onda della prima punta della seconda stagione di “Doc. Nelle tue mani” con Luca Argentero (dal 13 gennaio su Rai Uno e RaiPlay) è stata un vero trionfo di consensi.
Al cinema c’è “Matrix Resurrections”, atteso quarto capitolo della saga “Matrix” con protagonisti gli inossidabili (e sempre affascinanti) Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss. Su Prime Video si trova il film “The Tender Bar” di George Clooney, dal romanzo “Il bar delle grandi speranze” del Premio Pulitzer J.R. Moehringer.
In occasione della Giornata della memoria, il nuovo archivio del documentario italiano si arricchisce con 6 nuovi titoli, visibili gratuitamente anche dall’estero, per ricordare gli orrori commessi dai nazi-fascisti. I film si aggiungono ai 160 documentari già disponibili
Più che una celebrazione in grande stille, quest’anno la notte dei Golden Globe è stata ridotta a una mera divulgazione tra social e comunicati stampa. Nessuna diretta Tv, e tante polemiche legate soprattutto alla mancanza di attenzione ai temi dell’inclusione e della diversità. Il saldo finale della serata ha dato comunque molte conferme e qualche sorpresa
La miniserie Netflix racconta povertà, emarginazione, sfruttamento, violenza in famiglia nell’America dei bianchi. La protagonista è una giovane donna che tenta disperatamente di sopravvivere insieme a sua figlia
A proposito della morte confidava che con gli anni, l’ansia della fine era diminuita, “perché se sei ansioso per la morte, allora non hai il senso dell’unicità delle cose”. Si augurava di affrontare questo momento ultimo con grazia, il talento che i critici cinematografici gli hanno sempre riconosciuto. Così è stato e ora quella grazia resta immortale nelle sue pellicole