In un momento drammatico per quanto riguarda l'accoglienza e il soccorso ai migranti un segno di speranza arriva in modo indiretto dal Parlamento Ue. Il trevigiano Antonio Calò, che dal 2015 ospita nella sua abitazione sei immigrati africani, è tra i vincitori del Premio Cittadino europeo 2018.
Il commissario all’agricoltura Phil Hogan ha presentato le nuove regole per il periodo 2021-27 che prevedono tagli ai contributi. Per l’Italia previsti 2,7 miliardi in meno.
La riunione dei ministri degli Interni a Lussemburgo non è stata in grado di trovare un punto di equilibrio per cambiare le regole di ingresso e accoglienza dei richiedenti asilo.
‘Cross-generation’, idee che travalicano i confini. A un anno dalle elezioni europee, il 1° e il 2 giugno a Strasburgo i giovani provenienti da tutta l’Unione indicheranno le loro priorità per il futuro dell'Europa.
Andrea Jelinek, presidente del Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb) formato dalle 28 autorità per la protezione dei dati (Dpa), ha dichiarato che lavorerà per verificare che i Paesi Ue si allineino alle norme del nuovo Regolamento generale sulla protezione dei dati personali, entrato in vigore il 25 maggio. E già quel giorno, il Comitato ha registrato i primi reclami.
Dal 2011 ad oggi sono state 1,2 milioni le chiamate ricevute per i bambini scomparsi in tutta Europa. Da maggio 2017 è attiva Miniila, un’app che fornisce ai minori stranieri non residenti nel territorio europeo tutte le principali informazioni riguardanti i loro diritti, oltre ad un elenco dei servizi a loro disposizione attraverso strumenti anonimi di geolocalizzazione.
«La democrazia non è marketing» è stato il commento del presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani alle spiegazioni del patron di Facebook, Mark Zuckerberg, che nell'audizione a Bruxelles ha chiesto scusa per la lentezza con cui il più potente social network ha saputo individuare le ingerenze russe nelle elezioni americane, ricordando che da allora Facebook ha investito molto per rimediare al problema.
Il summit tra i Ventotto e le sei nazioni della regione si è chiuso con una "Dichiarazione" che conferma la vocazione europea dei Balcani occidentali. La novità è costituita da una serie di progetti concreti, finanziati per lo più dall'Ue, per rafforzare democrazia, economia e "connettività". Ma l'Unione pretende riforme serie. Comunque non ci saranno, salvo sorprese, adesioni prima del 2025. Nodi irrisolti e nuove speranze. Se ne riparla a giugno a Bruxelles e nel 2020 a Zagabria.
"Papa Francesco è preoccupato dall'euroscetticismo che circola in Europa". "Le persone non si rendono conto di che cosa sarebbero i loro Paesi senza l’Unione europea. Prendiamo l’Italia. Immaginiamo un’Italia che esce dall’Unione europea e dalla zona Euro. Sarebbe uno sfacelo".